Turisti italiani bloccati ai Caraibi: la Farnesina risponda

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Bloccati in una prigione dorata a Santo Domingo. Erano arrivati i primi di gennaio per una vacanza, ma il caos coronavirus ha bloccato anche i Caraibi, col risultato che i turisti italiani non possono prendere un aereo per fare rientro in patria, almeno non prima di maggio. Ma la situazione dei coniugi Vitello, 76 e 73 anni, è drammatica: come ha riferito la figlia Ines, da giorni sono impossibilitati a uscire dall’albergo in cui risiedono dall’inizio della vacanza, hanno esaurito il denaro contante e non possono usare la carta di credito per acquistare alimentari e medicinali. La figlia ha allertato la Farnesina: “Il ministero domanda ogni cosa all’ambasciata in loco che non dà risposte. Nessuno risponde e i miei sono prigionieri da settimane. Non hanno informazioni di alcun genere e anche la televisione non trasmette più alcun programma. Sull’isola vige il coprifuoco dopo le 17 e il clima militare di questi giorni non aiuta”. Sebbene la situazione relativa all’epidemia, nell’isola caraibica, non sia particolarmente grave come in altre parti del globo, a causa di una struttura sanitaria debole il governo ha deciso di impedire l’uscita dagli alberghi di tutti i turisti. Intanto i coniugi Vitello necessitano di medicinali, non possono uscire per fare la spesa e i generi alimentari iniziano a scarseggiare. Dalle pagine di CulturaIdentità lanciamo un appello affinchè la Farnesina prenda in carico la situazione.