Gretacar, l’auto per il monitoraggio ambientale presentata alla Sapienza

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All’Università La Sapienza di Roma va in scena il progetto di monitoraggio ambientale itinerante Gretacar, soluzione premiata da ASVIS

Si è tenuto questa mattina, presso la Sala degli Affreschi della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza dell’Università di Roma, il seminario “Gretacar Project: Innovative Environmental Tracking System” organizzato dallo Student Chapter SPE dell’Università di Roma, durante il quale è stato raccontato lo sviluppo del progetto ed il percorso tecnico scientifico di Gretacar, l’innovativo dispositivo per il monitoraggio ambientale itinerante, dell’azienda Ecosud, che ha ottenuto il premio Giusta Transizione di ASVIS 2023.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente e lo SPE Student Chapter Roma, e ha visto alla presenza dei docenti Prof. Paolo de Filippis e Ph.D. Francesco Napoli, gli interventi di Berardino Iula e Paolo Isandelli (Ecosud Srl) unitamente ad Angelo Romano e Vito Santarcangelo (informatica).

Gretacar si è dimostrata una soluzione tecnologica all’avanguardia, sviluppata per raccogliere dati ambientali in tempo reale grazie a sensori montati su veicoli in movimento. Questo approccio innovativo consente di monitorare in modo continuo e capillare la qualità dell’aria contribuendo così ad una conoscenza più approfondita dello stato di salute dell’ambiente urbano ed extraurbano.
A margine del seminario, in merito alle potenzialità del progetto, il relatore Berardino Iula ha dichiarato: “Siamo onorati di aver raccontato quest’oggi in questo prestigioso contesto il fare ricerca in impresa. Gretacar non è soltanto un dispositivo per il monitoraggio itinerante dell’ambiente, ma uno strumento che può realmente fare la differenza nelle politiche di sostenibilità urbana. Il nostro obiettivo è creare città più vivibili e consapevoli delle sfide ambientali, sfruttando la tecnologia per una maggiore sensibilizzazione e azione concreta, e ci auguriamo che possano nascere sinergie scientifiche con l’Università La Sapienza per una divulgazione scientifica congiunta”.

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