Ieri, 3 settembre, è mancato Giuseppe Martignoni, per noi amici Beppe. Consigliere regionale della Lombardia era anche sostenitore della rete di CulturaIdentità e amico di vecchia data. Il suo impegno civico per la città di Gallarate era stato testimoniato proprio sulle nostre pagine.
La scomparsa di Martignoni ha è stata accolta da mille messaggi di cordoglio alla comunità di Fdi e alla famiglia provenienti da tutti gli esponenti in carica del partito e non, in primis dal presidente del consiglio Giorgia Meloni, dal presidente del Senato Ignazio La Russa e dal ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Prima di andarsene, Martignoni ha scritto un lungo messaggio al direttore de La Prealpina, un vero, toccante testamento, che merita d’essere letto come testimonianza di un grande uomo.
Ricordati di me e del mio percorso lineare e pulito, sempre senza padroni. Sono e sarò l’uomo della destra del popolo e mi sono adoperato solo per il bene comune con una trafila lunga. Ho sempre rispettato la gerarchica di partito aspettando trent’anni il mio turno e quando sono arrivato con impegno, sacrificio e passione il mio premio è stato un tumore quindi sono rassegnato ma ricorda a tutti che ho sempre avuto Gallarate e la provincia di Varese nel mio cuore e nel mio impegno per migliorarle.
Non ho mai avuto macchie, di questo ne vado fiero. Ricordalo perché poi tutto passa ma spero che qualcuno si ricorderà del povero Beppe. Tu la mia cronologia la conosci dal ‘94: sono prima del Msi poi di An, consigliere e assessore provinciale, consigliere comunale a Gallarate e tanto altro ancora.
Una vita da mediano ma nel 2023, dopo tanto sacrificio, vengo eletto in Regione con modestia e soddisfazione. Tutto ciò, però, è servito a poco: il destino mi è avverso.
Ora c’è Francesca (Caruso) che è insuperabile sui network. Sai che, a parte il mese di disfida, le voglio bene e lei più di altri mi chiama per sapere come sto e per questo e altro ritengo sia la mia figlia politica. Attento che cresce e poi vedrai.
Ti ringrazio per i tuoi pensieri che hai per me. Tu sei tra i primi che ho conosciuto nei primi anni Novanta della stampa e ho avuto un rapporto molto franco: non mi scordo le telefonate e anche qualche scazzo. Peccato sai perché per la grande sofferenza che sto partendo e che non merito ma la vita è questa: tanto dà e tanto prende.
Sono sereno ma dispiaciuto di lasciare tutto. Vabbé è finita così. In tanti mi contattano su WhatsApp e fb. Li ringrazio tutti per l’interessamento: vuol dire che sono conosciuto ancora per un po’ di bene e aiuto o solo amicizia e stima bipartisan.
Ciao Pasca, dei miei messaggi se vuoi fanne buon uso, io mi fermo qui adesso, basta queste sono le mie ultime.
Giuseppe De Bernardi Giuseppe Martignoni
La nostra Francesca Giarmoleo sarà alla camera mortuaria di Gallarate in rappresentanza di CulturaIdentità Lombardia e della forte amicizia, non solo politica che legava lei e tutti noi a Beppe.