Addio ad Alvaro Vitali, il Pierino del cinema italiano

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Alvaro Vitali e Michela Miti sul set di Pierino colpisce ancora (1982)

Oggi ci ha lasciati Alvaro Vitali, attore e comico romano nato il 3 febbraio 1950, icona della commedia sexy all’italiana e indimenticabile interprete del personaggio di Pierino. La sua morte, avvenuta a Roma dopo un ricovero di due settimane per una broncopolmonite recidiva, segna la fine di un’epoca per il cinema italiano, lasciando un vuoto nei cuori di chi ha riso e si è divertito con le sue performance esilaranti.

Scoperto da Federico Fellini, Vitali esordì nel 1969 con una piccola parte in Fellini Satyricon, per poi apparire in altri capolavori del maestro come I clowns (1970), Roma (1972) e Amarcord (1973). La sua carriera, tuttavia, decollò negli anni Settanta con il filone della commedia sexy all’italiana, dove divenne una star grazie al personaggio di Pierino, il monello scapestrato delle barzellette popolari. Film come Pierino contro tutti (1981), Pierino colpisce ancora (1982) e Pierino medico della S.A.U.B. (1981) lo consacrarono come simbolo di un cinema popolare e spensierato, capace di riempire le sale con risate e leggerezza.

Nato in una famiglia piccolo-borghese, con un padre titolare di una piccola impresa edile e una madre che gestiva uno stabilimento Titanus, Vitali abbandonò gli studi dopo la terza media per lavorare come elettricista. Fu proprio la sua spontaneità e il suo aspetto “minutino” a colpire Fellini durante un provino a Cinecittà, dando il via a una carriera che lo vide collaborare con registi come Steno, Luciano Martino e Marino Girolami, e condividere il set con colleghi del calibro di Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani.

Nonostante il successo, la stagione della commedia sexy tramontò rapidamente, e con essa la fortuna di Vitali. Il tentativo di rilanciare Pierino con Pierino torna a scuola (1990) non ebbe il successo sperato, e negli anni successivi l’attore si ritrovò sempre più lontano dai riflettori. Tuttavia, il suo talento comico trovò nuova vita in televisione, in particolare con Striscia la notizia, dove, accanto a Dario Ballantini, interpretò personaggi come Jean Todt, la madre di Giulia Bongiorno e la principessa Marina Ricolfi Doria. Nel 2006 partecipò al reality La fattoria, ma dovette abbandonarlo per problemi di salute legati all’asma, malattia di cui soffriva da tempo.

Negli ultimi anni, Vitali aveva espresso amarezza per essere stato dimenticato dal cinema, pur rimanendo amatissimo dal pubblico, che lo fermava per strada per selfie e abbracci. In un’intervista del 2023, raccontò di vivere con una pensione di 1.200 euro, arrotondando con spettacoli nei teatri del Sud Italia, e di sognare un ultimo film per “fargliela vedere a chi non ha più creduto in me”. Nonostante le difficoltà, non perse mai il suo spirito ironico, scherzando persino sulle ricorrenti fake news che lo davano per morto già dal 2010: “Se porta bene, camperò cent’anni!”.

Alvaro Vitali lascia il figlio Ennio, nato dal primo matrimonio, e la moglie Stefania Corona, con cui era sposato dal 2006 e che lo ha sostenuto anche nei momenti di depressione, come raccontò in un’intervista nel 2025. La sua risata inconfondibile e il suo Pierino resteranno per sempre nella memoria di chi ha amato la commedia italiana, un’eredità di allegria che ha saputo attraversare generazioni. Ciao, Alvaro, e grazie per le risate.

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