Anec contro il Decreto Deroghe: a rischio la sopravvivenza del settore

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di Raffaella Salamina 

Chiedono misure immediate gli esercenti cinematografici per mettere in campo un vero “ristoro” e decisamente più lungo rispetto a quanto annunciato. L’ultimo decreto deroghe spiazza il comparto, tanto da sollevare la protesta: “Con sorpresa e stupore si apprende la pubblicazione a firma del Ministro Franceschini di un nuovo decreto deroghe che permette ai produttori di approdare direttamente sulle piattaforme con i film finanziati con soldi pubblici senza dover passare dalla sala cinematografica – si legge in una nota dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) – Il nuovo provvedimento, che segue l’analogo emanato in primavera per agevolare le produzioni nazionali, consente ai film già pronti di mantenere i contributi previsti dalla Legge Cinema andando direttamente in piattaforma.”  

Questo, secondo gli esercenti, mette seriamente a rischio il mercato nel medio periodo e nelle settimane delle festività, tradizionalmente di maggiore consumo in sala. “La sopravvivenza del settore e la salvaguardia delle sale – continua la nota – non può più essere affidata a regole mutevoli e interventi economici non sufficienti al drammatico momento che il paese attraversa”. Il passo falso compiuto in estate ha già evidenziato come le sale cinematografiche possano ripartire soltanto con il prodotto nazionale ma se questo viene dirottato sulle OTT saltando completamente il passaggio in sala, allora si decreta la chiusura definitiva di un comparto già compromesso. L’Anec informa, inoltre, di aver già chiesto chiarimenti al Mibact in merito a un decreto che potrebbe affossare le sale cinematografiche.

“Da una parte prendiamo atto delle misure che vengono prese a sostegno dell’esercizio- continua l’Anec –Ma se le sale dovessero riaprire nella prima metà di dicembre, non ci sarebbero film pronti per essere programmati e ci troveremmo davanti al paradosso di poter aprire ma dover stare chiusi per mancanza di prodotto”, questo il grido d’allarme dell’associazione. A ribadirlo il Presidente Anec, Mario Lorini: “In questo ultimo periodo c’è stata ampia e diretta interlocuzione con il Mibact – e continua – Solo una settimana fa siamo stati ricevuti insieme ad Anica e Agis dal Premier Conte, dai ministri Franceschini e Gualtieri. Abbiamo chiesto di riaprire il tavolo di filiera così da lavorare alla ripresa del settore. Sono necessarie azioni immediate per la messa in campo delle opere e il loro miglior posizionamento. Dobbiamo lavorare a una riapertura nelle festività natalizie e, dunque, a una ripresa strettamente legata, però, all’andamento della curva pandemica e agli effetti delle misure di contenimento- e conclude – Questo è il senso della nostra reazione per l’uscita così improvvisata del decreto deroghe”.

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