Si è concluso ieri sera lo sciame sismico che per oltre quattro giorni ha interessato i Campi Flegrei, con un bilancio di 672 scosse, alcune delle quali di magnitudo 3.9. L’Osservatorio Vesuviano aveva comunicato la fine della sequenza sismica al Comune di Pozzuoli, che aveva provveduto a informare la cittadinanza. Poche ore dopo, però, questa notte alle 02:34, la terra ha ripreso a tremare, dando il via a una nuova sequenza sismica. La scossa più forte, di magnitudo 2.3, è stata registrata dai sismografi dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia e ha avuto epicentro in località Pisciarelli, con ipocentro a due chilometri di profondità. Il terremoto è stato avvertito in diverse zone, tra cui Pozzuoli, Bacoli, Quarto e alcuni quartieri di Napoli, generando nuovamente apprensione tra i cittadini.
Come già scritto nell’articolo di CulturaIdentità del 24 maggio 2024 serve una mirata divulgazione di buone pratiche, diffondendo la cultura della prevenzione, accelerando sulle esercitazioni con la popolazione e l’individuazione di aree di ammassamento.
Insieme alla verifica della classe sismica del Comune, altre azioni da mettere in campo sono, conoscenza del livello di rischio dell’area in cui si vive, controllare la sicurezza strutturale e conoscenza dei piani di emergenza, sapere dove sono le aree sicure della città e individuazione e conoscenza delle vie di fuga in caso di evento.
Solo in questo modo, coinvolgendo personale specializzato in emergenza sul territorio come i Vigili del Fuoco, con incontri cadenzati e stabiliti con la divulgazione della conoscenza del rischio, completate con esercitazioni reali accompagnate da personale volontario preparato, si può costruire quella prevenzione che aiuta i cittadini a superare i dolorosi momenti critici che purtroppo ciclicamente colpiscono la popolazione campana.