Peppa Pig diventerà gender? Lasciate perdere i bambini!

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Lo hanno intitolato Families e del resto che altro potevano fare, visto che i genitori sono due femmine? Il cartone Peppa Pig nell’episodio trasmesso lo scorso 6 settembre su Channel 5 della Perfida Albione aveva una novità, due orse lesbiche, mamme del personaggio Penny Polar Bear. Una faceva il medico, l’altra stava a cucinare: non se ne sono accorti ma sono riusciti a introdurre pure il maschilismo fallocratico et cetera et cetera, col maschio che lavora e la femmina ai fornelli. Oltre Manica hanno messo la “famiglia arcobaleno” a disposizione degli infanti e la Rai, che trasmette Peppa Pig su Rai Yoyo e su RaiPlay, potrebbe non resistere alla tentazione, visto l’andazzo in Italia con i “genitore 1” e “genitore 2” e le intemerate della Cirinnà.

E’ per questo che Federico Mollicone, capogruppo in Commissione Cultura alla Camera ed esponente della Commissione di Vigilanza Rai, ha invitato la Tv pubblica a non mandare in onda l’episodio in questione di Peppa Pig: “A farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Come ha dimostrato recentemente Giorgia Meloni siamo e saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l’indottrinamento gender”.

Soprattutto nel Paese di Bibbiano, per il quale è in corso (ma potrebbe saltare) il processo per i bimbi strappati ai genitori e dati in affido, con 17 imputati accusati di avere creato e alimentato il sistema illecito di affidi minorili nell’Emilia Rossa.

Soprattutto nell’Italia dei Gay Pride, e del movimento LGBTQ con offese alla religione (solo quella cristiana veh, con i mussulmani non hanno il coraggio di farlo) e volgarità ai massimi livelli: una volta la TV di Stato era educativa, alfabetizzava gli italiani, il Carosello vedeva le famiglie riunite davanti al piccolo schermo, oggi non deve correre il rischio di diventare il megafono di un messaggio, quello della famiglia fluida, imposto da pochi sulla maggioranza degli italiani. Ognuno scelga il proprio indirizzo sessuale ma lo faccia a casa propria e non nelle scuole o nella tv pubblica.

Certo c’è chi, come il deputato Elio Vito, ex forzista folgorato sulla via del gender, gareggia con Letta nelle intemerate sul rischio per l’Italia qualora salissero al governo “le destre”, ma qui non c’è nessun pericolo né per la democrazia né per l’esistenza dell’Occidente, qui è a rischio l’educazione dei nostri figli. Lasciateli fuori dalle strumentalizzazioni politiche di una sinistra in crisi d’identità, sempre pronta a cercare, disperatamente, nuovi bacini di voti.

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3 Commenti

  1. Abolire gay pride e legge Cirinna. E con un sussulto di dignita liberarci delle basi americane e rigettare la propaganda omosessualista e immigrazionista angloamericana su tutti i media, dalla musica alle serie tv. Questo è quello che una destra seria, che si autodefinisce “sovranista”, che dice, e dice soltanto, di difendere Dio, Patria e Famiglia dovrebbe fare.

  2. Ecco, adesso, ungiornalista dovrebbe cominciare a domandarsi CHI È che butta vagonate di soldi in articoli che spingono per una cosa di cui non si sente bisogno.

  3. Seriamente? Adesso il problema è un cartone animato? Ma scrivete su i veri problemi della gente. A me e a tutti gli altri non cambia niente, se ci sono due mamme e un’orsetta i televisione. È solo un cartone!

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