#PILLOLE DI #BRIANZA: insegnante, ufficiale, medaglia d’oro

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Fra i nomi incisi sulle targhe bronzee commemorative del Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Monza (in Piazza Trento e Trieste) vi è anche quello di Raffaele Merelli, Medaglia d’oro al Valor Militare. Nato nel 1886 a San Ginesio, nelle Marche, dopo gli studi divenne insegnante, esercitando la sua professione a  Monza, precisamente presso la scuola elementare Dante Alighieri. Tra le materie a lui più gradite vi erano certamente quelle scientifiche, dato che il Merelli frequentò anche un corso di elettrotecnica. Profondamente convinto della necessità dell’intervento italiano durante il primo conflitto mondiale, si arruolò nel Regio Esercito con il grado di sottotenente, e fu poi assegnato al 29° Reggimento fanteria della Brigata “Pisa”, schierato sul fronte dell’Isonzo. Le sue conoscenze scientifiche furono certamente utili sul campo, dato che è a lui attribuita l’invenzione di uno speciale apparecchio per il lancio di tubi di gelatina esplosivi finalizzati alla distruzione dei reticolati nemici. Promosso tenente ad inizio del 1916, prese parte a tutti i combattimenti della sua unità, ricevendo un encomio solenne e la Medaglia di bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: «Si slanciava animosamente all’assalto di una trincea nemica, incitando i propri dipendenti con la parola e con l’esempio, finché dovette allontanarsi perché ferito. San Martino del Carso, 6 agosto 1916.» Poco dopo, il 10 ottobre, durante l’Ottava Battaglia dell’Isonzo, partecipò ad un attacco a Lokvica (Loquizza), offrendosi volontario per andare a verificare personalmente, nonostante il fuoco nemico, i varchi aperti nei reticolati nemici, per poi guidare il suo plotone all’attacco delle postazioni avversarie. All’interno di una trincea nemica fu ferito una prima volta, per poi ricevere un colpo di fucile all’addome che rese critiche le sue condizioni: spirò il mattino successivo all’interno di una ambulanza chirurgica. Per il coraggio dimostrato fu decorato di Medaglia d’oro al Valor Militare: «Uscito volontariamente dalle trincee, si spinse fino in quelle del nemico, riportandone utili informazioni. Nell’assalto trascinò con impeto travolgente il suo plotone. Ferito ad una spalla, nonostante il sangue che perdeva, continuò il combattimento fino a conquistare la seconda linea avversaria; colto da svenimento, ebbe la forza d’animo di reagire, e, visti alcuni sbandati del suo plotone, li raccolse, rianimò e ricondusse all’assalto di nuove posizioni, finché colpito ancora mortalmente, ai soldati che lo soccorrevano gridò: “Avanti ragazzi, chè oggi è una bella giornata per il reggimento!” e cadde, mentre i suoi soldati completavano la vittoria. Lokvica, 10 ottobre 1916. »

A Monza, così come a San Ginesio, suo paese natale, Raffaele Merelli è ricordato anche tramite una strada a lui intitolata, e presso l’edificio scolastico dove insegnò, dal 1923 è esposta una targa commemorativa, restaurata proprio in occasione del centenario della Grande Guerra.

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