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Munitevi di una potente lente di ingrandimento e dopo uno striminzito richiamo in prima pagina volate a pagina 23 del Corriere della Sera. Si parla delle molestie inflitte da un branco di giovani ai danni di sei ragazze sul treno di ritorno da Gardaland verso Milano. “Qui le ragazze italiane non entrano” e giù a palpare le parti intime. Per scoprire che gli orchi sono tutti “immigrati” ma non si può dire devi proprio arrivare alla fine dell’articolo. Nessun richiamo nel titolo e tantomeno nell’occhiello. Guai a scrivere nordafricani. Sono “immigrati” ma “di seconda generazione”. Quasi un po’ italiani. Nessun editoriale indignato o comunque pensoso di Roberto Saviano. Neppure in rete. Deve aver finito i giga.
Su Repubblica devi invece fiondarti a pagina 25. In prima si parla genericamente di “ragazze molestate sul treno di ritorno da Gardaland”. Da chi? Boh…ah saperlo. Stesso schema di gioco. Si parla di “attacco a sfondo razzista”. Ed il lettore disattento potrebbe pensare che le vittime dei palpeggiamenti siano addirittura ragazze di colore. Visto che il razzismo nel gergo comune è solo quello dei bianchi nei confronti dei neri. No di colore. Neri. Nessun richiamo nel titolo e nell’occhiello al fatto che gli aggressori fossero soprattutto nordafricani. Qualche commento di fuoco dell’antirazzista in servizio permanente effettivo Paolo Berizzi? Non ha con sé a portata di mano il computer per scrivere ci spiace.
Se invece avete fra le mani La Stampa dovete munirvi di un potente microscopio elettronico di precisione. Neanche un richiamo in prima ed articolo di taglio basso praticamente invisibile a pagina 16. Non aspettatevi invettive del direttore Giannini. Gli scappa di parlare di globalizzazione. In compenso in prima si celebra il successo dell’Italia fuori dai mondiali che ferma la Germania grazie al naturalizzato Gnonto. L’immigrazione fa vincere. Allora i fatti sono questi.
Duemila balordi quasi tutti nordafricani hanno gozzovigliato per Peschiera del Garda facendo i loro comodi con odiosi atti di teppismo e scontrandosi con la polizia in tenuta antisommossa. Tutti lì grazie al passaparola sui social network. Poi in treno a palpeggiare ragazze sedicenni italiane che hanno vissuto un viaggio di ritorno da incubo verso la loro casa di Milano. Alcune perdendo addirittura i sensi prima di andare in commissariato a sporgere la sacrosanta denuncia. Un episodio di insopportabile violenza alle ragazze prima ed al nostro Paese poi. Senza cultura e senza identità. Ringraziamo la sinistra ed il PD che dal 2014 al 2017 hanno permesso che sbarcassero in Italia 496.959 clandestini. Mezzo milione. Non so se vi è chiaro l’ordine di grandezza di questa invasione. Scappavano dalle guerre dicevano. Per intendersi è come se si fosse aggiunta in Italia una regione poco più piccola della Basilicata. Ora che però in Ucraina una guerra c’è davvero, sappiamo distinguere chi scappa da una guerra e chi no. Questi la guerra l’hanno portata da noi altro che fuggire da questa. Sono “risorse” che fanno i “lavori che gli italiani non vogliono più fare”. È stato il ritornello in tutti questi anni. Quali lavori? Votare alle primarie farlocche del partito democratico? Intanto quasi un terzo dei 54mila detenuti nelle nostre carceri sono stranieri sebbene l’incidenza degli stessi sul totale della popolazione sia pari all’8%. Nessuna propensione a delinquere. Nessuno dice questo. Ma se si permette un’immigrazione incontrollata, il rischio di importare il peggio del peggio è più che concreto.
Ed ora cosa ci aspetta? Ce lo spiega la Commissione Ue in un report del 23 maggio scorso. “Bisogna evitare” dicono gli euroburocrati “una spirale fra prezzi e salari”. In altre parole, i prezzi aumentano ma i vostri salari devono rimanere al palo. I vostri. Non i loro. C’è l’inflazione. E come si fa a non far aumentare i salari? Semplice. Facilitando “l’accesso al mercato del lavoro degli immigrati”. Poveri più poveri dei nostri poveri che siano disposti a lavorare per salari quasi da fame. E nel tempo libero qualcuno di questi, tipo durante la Festa della Repubblica, dovrà pure avere un momento di libertà a scapito delle nostre ragazze. No, mi spiace tutto sbagliato tutto da rifare. Centrodestra toc toc dove sei?
Nemmeno un alpino tra i nordafricani e allora le femministe tacciono.
Quando la condanna dei femminicidi commessi da certi ” santi autoctoni ” pater familias.?.???
Quando????
Dei migranti Nord Africani che abbiamo in Italia, il 5×100 possiamo chiamarlo migrante, il resto sono opportunisti, gente mandata dalle brigate dell`Isis, per destabilizzare l`Italia e l`Europa, visto che le alte cariche della politica sono troppo instabili e non sanno governare”””!!!
Vieni a Turi in Puglia dove i nordafricani raccolgono le ciliegie pure per te…..Invece di ululare ai migranti come ” tutti bestie”
Avanti vieni a vedere le condizioni in cui vivono per farti mangiare ciliegie
Cialtrone!!!!
Invece di stare a trastullarti nel tuo ridente paesello, sputando i noccioli delle ciliegie raccolte -anche per te- dai migranti che -i tuoi compaesani- sfruttano in maniera disuamana, vieni a Chiari (BS) o in qualsiasi altro paese da queste parti… porta tua figlia o tua moglie, se ce l’hai… falla passeggiare da sola per le strade della città… sono certo che la diversa realtà -che evidentemente non hai mai conosciuto- ti farà ricredere!
Mansoor i “migranti” al massimo raccolgono le ciliegie per il proprietario del terreno che ci specula a scapito della collettività che tra maggiori spese per le forze dell’ordine, sussidi e assegni vari elargiti a questa teppaglia magrebina-africana-asiatica non ci guadagna proprio niente, anzi paga solo più tasse per avere dei servizi pubblici di qualità inferiore perché elargiti anche a milioni di civili immigrati che spesso danneggiano la cosa pubblica. Le sue frignacce sulle ciliege le vada a raccontare a qualche sprovveduto di sinistra, io sono pugliese e le vedo bene le cose come funzionano, con gli immigrati del Cara che soggiornando gratis a spese nostre e che sono disposti (quando non spacciano droga) a percepire “5 o 10 euro meno degli italiani” per la raccolta di frutta e ortaggi mettendo fuori mercato quegli italiani volenterosi che si rifiutano di arrendersi alla logica perversa del reddito di cittadinanza.
Se leggere questo quotidiano ti fa talmente male che poi spari corbellerie a raffica, lascia perdere. Ci sono tante altre testate a te più consone.
Chissa’ perchè al Sud gli immigrati non si permettono di fare stè cose….Strano eh ? Ragionateci sopra, come dice Zaia ! 😅
Ma vi interessa il crimine in sé e per sé o la nazionalità di questi criminali ???
O per gli alpini ,giustamente, vale la presunzione di innocenza/ o colpevolezza
Mentre tutti i migranti sono automaticamente degli stupratori?????
Allora caro signore, quando ci sarà un terremoto, inondazione e via dicendo, magari a casa sua, non chiami la protezione civile composta molto spesso proprio da alpini, chiami queste orde amiche sue
Al sud queste cose non succedono (ancora) per il semplice motivo che la feccia immigrata non è ancora così numerosa da farla da padrone come in molte zone del centro-nord.
Giù al sud, nonostante il lavaggio del cervello fatto dai media e nelle scuole, c’è ancora chi ha la dignità e il senso di appartenenza al Popolo italiano, chi non si vergogna a chiamare gli africani subsahariani negri anziché “neri” o di “colore”.
Signori miei, qui bisogna capire che la guerra in atto è uno spartiacque tra il mondo nuovo che vogliono imporre queste criminali élites globaliste tecnocratiche – in cui la cosiddetta immigrazione è funzionale alla creazione un meticciato senza Storia, Cultura e Bandiera – e un mondo in cui i valori nazionali siano preservati e difesi (con le armi, perché non c’è altro modo di difendere la propria Nazione).
Qui mi pare che non si capisca che quel che è successo a Pescara, ma ne sentiremo e ne vedremo molto di peggio, non è colpa dei nord africani, ma di tutti quegli italiani traditori che hanno permesso che queste “risorse” giungessero da noi. Dovremmo finirla di fare bla bla e vedere la realtà per quel che è.
I traditori non sono solo quelli che hanno permesso l’arrivo degli invasori extraeuropei ma anche coloro che poi ci interagiscono e ci fanno affari. Evidentemente le guerre nei Balcani degli anni 90 o quella attuale tra Russia e Ucraina non ci hanno insegnato niente, la convivenza non è possibile già con persone molte simili (come nei casi di cui sopra) figurarsi con persone appartenenti a culture e razze (e non dite che le razze non esistono perché la scienza sia medica e che genetica ha dimostrato proprio l’esatto opposto con grande struggimento del sinistrume occidentale) diverse e storicamente contrapposte.
Misuriamo i commenti, che poi non ci pagano più le pensioni.
Esiste un veto in Italia che impedisce di scrivere o pronunciare alla TV la parola TUNISINO o MAROCCHINO? Perché l’identità certa degli autori di moltissimi reati, anche gravissimi, riconducibile senza nessun dubbio alle provenienze geografiche sopra citate non viene specificata? Se si tratta di un messicano, italiano o americano subito si indicherebbe il suo Paese di origine. Con i violenti magrebini (che rappresentano sono solo una parte della propria comunità) invece tutti gli organi di informazione glissano….. quasi avessero ricevuto l’ordine di “non dire”!!! Perché? Clamorosi i casi dei disordini di Torino Piazza S. Carlo, e ancora lo sgozzamento sul PO di un giovane italiano, i danni e furti enormi in Via Roma, la bambina buttata dal balcone, e l’ultima violenza “al macete” in Corso Giulio Cesare………. I colpevoli sono tutti marocchini!!! Ma il TG3 Piemonte svicola sempre sulla loro precisa identità….. “la banda di Budino”….”giovani delle periferie”…. “disadattato con problemi psichici”…. “bande fuori controllo”…. al massimo “giovani magrebini”………….. Perché????????????????
Ti interessa la nazionalità di questi criminali ?.
Gli autoctoni tutti santi?????
Vigliaccheria ?
Nel 2010 i nostri giornalisti hanno sottoscritto la Carta di Roma nella quale si impegnavano (come già accadeva da tempo in molti Paesi del nord Europa) a far scomparire l’origine geografica e religiosa dei criminali dai loro report giornalistici per evitare, secondo loro, di alimentare forme di razzismo, nella realtà per evitare di creare allarme sociale e portare gli italiani a svegliarsi dal torpore in cui sono finiti. I nostri giornalisti che a parole si professano integerrimi in verità si sono solo omologati alle richieste dei progressisti e delle élite europee e americane, altro che schiena dritta…
Visto che da bambino sono cresciuto in un ambiente culturale italiana (sono ungherese, peggio ancora, “Orbanista”) dunque me rincresce assai di leggere le notizie del Bel Paese. Ma cosa fate voi altri, un paese grande con una popolazione considerevole, e per questo, con una ripresentazione importante nelle istituzioni internazionali e non arrivate farsi rispettare ! Vi propongo di unirsi con Ungheria, specie Ungheritalia con Orbàn al capo e via una bella pedata al UE dell’accidente e una politica de “Re-migrazione” immediata. Dipende da voi ! Allora, “Avanti Popolo” versione, moderna !
Beato te che vivi in un paese dove non ci sono negri, arabi, sudamericani, cinesi e altre merde……Ti invidio !
Voi siete fortunati ad avere un politico come Orban, noi invece abbiamo ancora i comunisti, sinistrati di ogni genere e il Vaticano oltre agli yankee con le loro basi militari, insomma siamo un Paese a sovranità limitata.
A donna italiana piace uomo africano e alora uomo deve fare così per metersi in gioco
Inchieste. Indagini. Fiumi di inchiostro e faldoni da migliaia e migliaia di pagine. Poi, arriva il giudice e tutti liberi e giustificati per le angherie commesse. Non per niente, Il marocchino che arriva alla notorietà per aver ricorso un connazionale con il machete in mano per le vie di Torino, tornato libero dice, con riconoscenza, “Grazie giudice”.
C’è, insomma, qualcosa che non torna nelle aule giudiziarie. Qualcosa che trasforma la Giustizia in una farsa ideologica a tutto campo. E così non ci si può difendere in casa dai malintenzionati che armati vengono a mettere in pericolo la vita dei residenti e a fare razzia di ogni loro avere: dignità compresa. Ma si può tranquillamente e impunemente rincorrere con un machete in mano, e quindi lontano anni luci sia emotivamente che fisicamente dalla percezione e dalla reale possibilità di essere in pericolo di vita, la persona con la quale prima avevi litigato. Quando, invece, ci sarebbe dovuta essere l’aggravante della premeditazione.