È scomparso oggi dopo essere stato ricoverato per un malore, a soli 63 anni, Luca Beatrice, critico d’arte e saggista italiano, fra le firme dell’annuario “Artisti”. Nato a Torino il 4 aprile 1961, dopo essersi laureato in Storia del cinema presso l’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto un diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Siena. Era insegnante di Storia dell’arte all’Accademia Albertina di Torino, Arte contemporanea all’IED di Torino e Arte e cultura contemporanea all’IULM di Milano. Aveva anche insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di Brera a Milano, oltre che all’IAAD di Torino, e ha ricoperto il ruolo di visiting professor in diverse accademie, tra cui quella di Helsinki.
Come critico e curatore d’arte contemporanea, ha iniziato la sua carriera negli anni ottanta con mostre dedicate al futurismo torinese. Dopo la laurea, ha studiato sotto la guida di Enrico Crispolti all’Università di Siena. Ha scritto per riviste come Tema celeste e Flash Art. Negli anni novanta ha curato numerose mostre di artisti italiani emergenti, tra cui Daniele Galliano, Marco Cingolani e Massimo Kaufmann. È stato curatore della Biennale di Praga dal 2003 al 2005 e commissario della sezione Anteprima della XIV Quadriennale di Roma nel 2004.
Nel 2009, ha curato il Padiglione Italia alla 53ª Biennale d’arte di Venezia, con l’esposizione “Collaudi” che rendeva omaggio a Filippo Tommaso Marinetti e al futurismo. Dal 2010 al 2018, ha presieduto il Circolo dei Lettori di Torino.
Tra le sue mostre più recenti si annoverano esposizioni su Andy Warhol, Edward Hopper, Jackson Pollock e la Scuola di New York, oltre a mostre su temi come il mito della motocicletta, e personali di artisti come Carlo Levi e Giacomo Soffiantino. Ha curato mostre per Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo a Napoli e Vicenza. Ha pubblicato vari saggi critici su arte e musica, tra cui “Da che arte stai?”, “Pop, Sex e Nati sotto il Biscione”, biografie di Renato Zero e Lucio Dalla, e altri volumi per diverse case editrici.