Donald il crooner canta la rivoluzione del buon senso

0

Le famiglie che sfilano nella rotonda del Campidoglio mentre il coro intona Glory Halleluja, è l’inizio della cerimonia d’insediamento del 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. “Inizia l’età dell’oro”, dice parlando al microfono di tre quarti come un vero crooner mentre il mondo lo guarda: “la nostra sovranità è riconquistata, la strumentalizzazione della Giustizia è finita, torniamo un paese libero”. Vuol dare il bacetto sulla guancia a Melania ma non ci riesce per la tesa del cappellino di lei, a volte si muove goffamente ma è sicuro come un attore che dopo dieci nomination va a ritirare l’Oscar, e lo fa con calma e spavalderia lontano dallo stile politicamente corretto di certe star hollywoodiane.

E proprio al mondo woke dà le prime stilettate: “I sessi sono due, maschio e femmina”. Insomma basta con le follie wokeiste della teoria gender. Nelle scuole si deve smettere di insegnare una storia deprimente per i giovani americani e tornare a essere orgogliosi della propria storia nazionale. Poi arriva il doppio siluro alle politiche progressiste con Biden e Kamala in prima fila che sembrano due maschere di cera. “Esporteremo energia americana in tutto il mondo e porremo fine al New Gren Deal. Torneremo a costruire automobili” – la Harris quasi sviene – “Tutti gli ingressi illegali saranno fermati”. Parla dell’uso dell’esercito per difendere i confini per combattere i cartelli della malavita equiparati a organizzazioni terroriste. E mentre Biden quattro ore prima di sloggiare dà la grazia preventiva ad Anthony Fauci, Trump ricorda chi è stato vessato dalle norme anticovid e parla di reintegro retroattivo dei militari congedati perché non vaccinati.

Ma non basta parla di libertà di parola e si fa futurista, con Elon Musk che esulta, quando dice che pianterà la bandiera americana su Marte. Il nuovo Presidente USA che riceve gli auguri anche da Putin assicura che non ci saranno nuove guerre e quelle iniziate finiranno presto. S’intesta anche la liberazione degli ostaggi israeliani di Hamas, e come per miracolo anche le statue di cera di Biden e Kamala si alzano e applaudono. Insomma non scherza affatto e  nel suo primo giorno d’insediamento firma cento ordini esecutivi. Sul finale ricorda il tentato omicidio al quale è scampato al comizio in Pennsylvania: “Il viaggio per riconquistare la nostra repubblica non è stato facile, sono stato salvato da Dio per rendere di nuovo grande l’America.” Donald Trump ripristina la normalità delle cose, la sua è una rivoluzione del buon senso. E’ un messaggio forte, dirompente, pop per chiarezza e semplicità. Ed è un chiaro messaggio a tutto l’Occidente che ora può recuperare la sua identità spronato dalle parole del tycoon. La nostra premier Giorgia Meloni, unico leader europeo invitato, è lì nelle prime file perché l’Italia sa benissimo da che parte stare. Ora anche l’Europa oggi può scegliere che strada intraprendere se vuole veramente tornare libera e unita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

17 − 4 =