La prossima tornata elettorale di giugno, oltre alle elezioni europee, vedrà coinvolto il rinnovo del governo di molti comuni italiani, fra i quali Ascoli Piceno. Capoluogo dell’omonima provincia, Ascoli è stata una delle prime Città Identitarie. Negli ultimi cinque anni la sua amministrazione si è distinta a tal punto da rendere il primo cittadino Marco Fioravanti il secondo sindaco più amato d’Italia. Sulla scia di questa esperienza, la squadra di maggioranza ha deciso di proseguire il percorso con un nuovo mandato. Nell’analizzare il primo governo Fioravanti non si può che partire dal suo durissimo avvio: lo scoppio della pandemia di Covid-19, affrontata con le quotidiane dirette social del sindaco e con le varie forme di sostegno che hanno aiutato gli ascolani e le loro attività ad uscire dalla solitudine, l’angoscia e la crisi economica che hanno contraddistinto quei mesi. Un notevole sforzo è stato fatto durante il quinquennio nella sfera del sociale, con più di 33 milioni di euro investiti in aiuti a persone diversamente abili, minori, anziani e famiglie in difficoltà.
Per ripopolare il centro storico, il comune ed il Piceno, fondamentale si è dimostrato il progetto «Ascoli Città Metromontana», che ha coinvolto i territori limitrofi con grandi investimenti nel capitale umano e appaltati per oltre 172 milioni, con l’ottenimento del finanziamento più alto nella storia della città: 90 milioni di euro per il progetto «Pinqua», grazie al quale verranno riqualificati il centro storico e le frazioni. Al contempo sono stati portati avanti lavori privati e pubblici, investendo 50 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole terremotate e concentrandosi sulle attività Universitarie, con un incremento dei corsi di studio dell’Unicam presenti ad Ascoli. Durante il mandato l’amministrazione ha poi incentivato la mobilità sostenibile, ampliando la viabilità ciclabile e istituendo l’Osservatorio permanente sulla Mobilità Sostenibile ed il Biciplan.
Tutto ciò anche al fine di migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti. Tali misure rientrano nel progetto «Ascoli Green» che, fra le altre, vede l’iniziativa «Adotta un’aiuola» e nuovi investimenti per la riqualificazione di parchi, giardini, piazze e centri di aggregazione per bambini e famiglie. «Ascoli Green» ha fatto sì che la città rientrasse nella rete dei Comuni Ciclabili, oltre ad aver migliorato la raccolta differenziata e sviluppato il rapporto con la montagna, con l’avvio del «Parco Avventura» a Colle San Marco e la realizzazione del «Percorso Gaba» per la promozione del turismo «naturale» e familiare, che ha favorito l’identificazione come destinazione family friendly. Risultato, quest’ultimo, ottenuto anche grazie al fermento generato dagli oltre 550 eventi organizzati. Grandi risorse sono state investite anche nella cultura, con mostre, spettacoli, rassegne teatrali, concorsi e la candidatura di Ascoli Piceno a Capitale Italiana della Cultura 2024, che ha permesso al territorio di superare annosi campanilismi al fine di perseguire un progetto comune. La crescita turistica costante degli ultimi anni testimonia un grande lavoro: basti guardare il dato relativo gli ingressi ai musei, che segnala quasi un raddoppio rispetto al 2019. I 200 eventi sportivi, con i tanti appuntamenti per la disabilità, il miglioramento degli impianti, il coinvolgimento di 11 mila atleti e 130 società, hanno fatto di Ascoli una delle realtà sportive più importanti d’Italia, con la sua promozione a Città Europea dello Sport 2025. Tutto ciò è stato accompagnato da una campagna di comunicazione e di promozione del territorio, che ha reso la città protagonista in televisione e sulla carta stampata, riportando Ascoli anche al Cinema e su Netflix con il film internazionale «L’Ombra del Giorno» di Giuseppe Piccioni. «A metà? No grazie. Ancora insieme». È questo dunque lo slogan scelto dalla lista «Fioravanti sindaco di Ascoli» non solo per portare a termine ciò che è stato avviato nei primi 5 anni, ma anche per gettare le basi di quell’Ascoli che verrà dopo il 2029.