“Un brutto segnale di odio politico. Solidarietà alla famiglia di Giuli e ferma condanna di questo ennesimo gesto di violenza“. Così il direttore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini commentando l’inquietante escalation di sfregi intimidatori ai danni del ministro della Cultura Alessandro Giuli, culminati con la denuncia contro ignoti a seguito dell’ennesimo caso.
Negli ultimi sette mesi, da quando Alessandro Giuli è diventato ministro della Cultura, la sua famiglia è stata oggetto di ripetuti atti vandalici e intimidatori sotto la loro abitazione. L’ultimo episodio, denunciato dal ministro sui social, ha riguardato il motorino di sua moglie, con il blocco della luce anteriore rimosso, gomme dell’auto sgonfiate e il furto di un casco, sostituito con una busta di ghiaccio per contusioni, evidente gesto intimidatorio. Giuli ha sottolineato che questi episodi, tre in totale, non si erano mai verificati prima del suo incarico, evidenziando un’escalation preoccupante.
Il ministro ha informato le autorità, esprimendo fiducia in una rapida risoluzione, e ha sollevato il tema della sicurezza dei politici e delle loro famiglie in un contesto politico già teso. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso solidarietà a Giuli, auspicando che le indagini identifichino presto i responsabili di questi atti definiti “inaccettabili”.