Bagattelle locali a Como: nessuna via per Alida Valli

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THE THIRD MAN, Alida Valli, on the set, 1949

«Un’attrice così importante. Ma com’è possibile che sia così poco ricordata?».

È questa una delle frasi che sento dire più spesso a proposito di mia nonna, Alida Valli, una carriera cinematografica fatta di circa 120 film, tra cui diversi capolavori del Cinema mondiale, e che l’ha portata anche a Hollywood, un’altrettanto lunga carriera teatrale, un Leone d’oro alla carriera, due David di Donatello e tanti altri premi. Ma sul perché di questo mistero soprassediamo.
In quest’anno in cui si celebra il centenario della nascita siamo riusciti, con grande impegno e orgoglio, a far uscire un film documentario (diretto da Mimmo Verdesca) che vuole essere un omaggio non solo alla sua carriera, ma alla sua vita e alla sua persona, perché Alida Valli è stata prima di tutto una grande donna, che ha attraversato la Storia del nostro Paese da protagonista, pagando sulla sua pelle molte scelte coraggiose.

Attorno al documentario e al centenario sono nati tanti omaggi che ci hanno riempito il cuore, come ad esempio il francobollo di Poste Italiane, e poi rassegne e proiezioni in molte città, compresa Pola, dove nacque nel 1921, oggi Croazia.
Tra le tante iniziative, quella del consigliere comunale Sergio De Santis, che mesi fa ci contattò perché intenzionato a proporre al comune di Como l’intitolazione di una passeggiata lungolago ad Alida Valli. Che dire, eravamo davvero emozionati della cosa. Ebbene, oggi arriva la doccia fredda: la proposta è stata bocciata.
Siamo profondamente delusi, amareggiati e indignati per l’esito di questa votazione, che di fatto nega il ricordo di una delle nostre più grandi attrici, proprio nell’anno del centenario della sua nascita poi. Non solo: mia nonna era anche legatissima alla città di Como, dove ha trascorso la sua infanzia e girato alcuni dei suoi film più belli (Piccolo mondo antico, solo per dirne uno…), quindi è davvero inconcepibile una decisione di questo tipo. Sarei curioso di conoscerne le motivazioni. In ogni caso, a chi ha votato contro consiglierei di studiare a fondo chi era Alida Valli e cosa ha rappresentato non solo per il nostro Paese. Per fortuna il pubblico lo sa, e grazie ai tanti bellissimi omaggi attualmente in corso sta rinnovando il grande affetto, mai sfiorito, per Alida.

È davvero triste che l’Arte venga strumentalizzata in questo modo e debba inginocchiarsi di fronte a bagattelle locali tra partiti. Come familiari ci auguriamo che ci sia un rispettoso dietro front

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