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“L’impennata del costo dell’energia non può essere calmierata solo da azioni spot del Governo. Serve un piano concreto per dare fiducia alle aziende sul lungo periodo e confido il Presidente Draghi abbia l’autorevolezza per metterlo a terra in tempi certi”. Lo afferma l’ingegner Carlo Martino di Confapi. “Oggi l’iter autorizzativo per gli impianti di produzione da fonti rinnovabili richiede mediamente 9 anni – continua Martino: troppi! È necessario intervenire concretamente con regole che rendano il processo snello e rapido. In una parola bisogna sburocratizzare. Troppe sono attualmente le norme, che cambiano da Regione a Regione, da territorio a territorio. Serve un Piano Strategico Nazionale per rendere accettabili i tempi della transizione energetica. Lo dobbiamo alle nostre aziende e ai cittadini italiani. Dalle parole bisogna subito passare ai fatti. Un esempio? Con un piano da 3,5 miliardi le aziende potrebbero sfruttare i 9.000 chilometri quadrati di tetti industriali disponibili in Italia e dimenticare una volta per tutte la voce bollette nel bilancio. Abbiamo il know how e la capacità tecnologica per produrre energia pulita e per creare i sistemi di storage. Non abbiamo paura di metterci in gioco, anzi! – Chiediamo solo gli strumenti normativi per farlo”.