Giuliano Ottaviani, cinquant’anni di bellezza tra le favelas e i musei

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Giuliano Ottaviani, pittore e sculture che quest’anno celebra i cinquant’anni di carriera
giuliano ottaviani - pellicano 1990 - fusione in bronzo

L’arte italiana, come storicamente accade, conquista il mondo. Ci sono molti artisti nel nostro paese che sono però maggiormente riconosciuti oltre confine, è il caso di Giuliano Ottaviani, pittore e sculture che quest’anno celebra i cinquant’anni di carriera. Dall’Italia al Brasile passando dalla Cina e dagli Stati Uniti, l’artista, che ha lavorato molto per impreziosire le piazze d’Italia è da decenni uno dei più autorevoli protagonisti di Salvador De Bahia, luogo in cui, oltre ad aver esposto i suoi lavori, è promotore di numerose iniziative a sfondo sociale. I giornali tutt’oggi narrano delle lezioni d’arte tenute ai cosiddetti meninos de rua, i ragazzi di strada, ai quali ha dedicato una enorme scultura ed è stato chiamato anche a progettare una Chiesa a forma di vela tra le favelas. Ha esposto in gallerie e musei in ogni angolo del mondo mettendo in mostra uno stile che ormai lo si identifica attraverso le sue sculture dedicate ai cavalli e alle indossatrici, le sue opere monumentali, che troviamo in Italia ma anche a S. Juan Cap Ferrat in Francia, a Changchun in Cina, a San Paolo in Brasile, a Los Angeles negli Stati Uniti, i suoi dipinti e le sue live performance. Nato nella meravigliosa terra umbra, dove ha esposto per la prima volta nel 1971, Giuliano Ottaviani, instancabilmente prosegue la sua missione di “creatore di bellezza” celebrando in questi giorni una carriera lunga cinquant’anni e ancora tutta da raccontare.

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