Davide Gilardino: “Il riso, una storia che plasma ancora l’identità”

0

Intervista con il presidente della Provincia di Vercelli. Dal festival “Risò” agli eventi di Varallo e Gattinara, tutto il territorio dei Borghi delle Vie d’Acqua è un fermento di attività.

«Risò» è una grande vetrina per il territorio: quali sono i suoi aspetti di cui è più contento?

Finalmente si inizia a percepire una consapevolezza di cosa siamo e cosa abbiamo. Il territorio vercellese è ricco di storia e cultura, ma troppo spesso siamo stati noi a non conoscerlo. Il riso è un alimento fondamentale e la maggior parte della produzione italiana non solo è piemontese, ma vercellese, e vede la nascita più di 900 anni fa a Lucedio. La grande innovazione di Cavour, poi, ha plasmato il paesaggio, dando inizio anche a una storia antropologica che, oggi, è parte della nostra identità. Il festival sarà inoltre una vetrina internazionale, che ci permetterà di ospitare migliaia di persone a cui far scoprire Vercelli e i Borghi delle vie d’Acqua.

Qual è il ruolo della Provincia nel coordinare le attività culturali dei suoi Comuni?

La Provincia di Vercelli è da sempre vicina alle iniziative dei comuni, dai carnevali storici ai diversi eventi, che vanno dalla bassa all’alta Valsesia. La sinergia tra amministratori è la base per fare veramente del bene al territorio, puntando sulle peculiarità e offrendo servizi ai turisti ma soprattutto ai cittadini.  

Quali sono le attività culturali e identitarie in programma nel 2025, oltre «Risò»?

Risò è sicuramente il grande evento su cui Vercelli e tutto il territorio dei Borghi delle Vie d’Acqua stanno puntando. Oltre a questo, c’è la Valsesia con l’Alpaa a Varallo, senza dimenticare LUVA a Gattinara, eventi annuali ormai conosciuti da decenni di grande richiamo che meritano di essere sostenuti perché entrati meritatamente nel «biglietto da visita» della nostra meravigliosa Provincia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

uno × tre =