Il festival delle Città Identitarie di Potenza del 2023 l’aveva celebrato: “Maurizio Leggeri era avanti, ma talmente avanti che ogni volta che si voltava indietro guardava al futuro”, aveva detto Antonio Colangelo fondatore di Geocart, dove Maurizio Leggeri ha lavorato come ingegnere per oltre vent’anni. Un’azienda che fa la radiografia al territorio con le più moderne tecnologie.
Maurizio Leggeri (1932-2018) era nato a Potenza ed è stato un ingegnere civile di fama internazionale. Laureatosi presso l’Università di Bari nel 1957 durante la sua carriera si è specializzato in diverse aree dell’ingegneria: costruzioni in acciaio (Università di Napoli, 1963), geotecnica e fondazioni (Università della Basilicata, 1983), progettazione antisismica (University of California, Berkeley, 1987), analisi sismica e retrofit di ponti (Berkeley, 1990), e dinamica delle strutture e interazioni suolo-fondazione-struttura (University of Missouri-Rolla, 1991). Questi studi gli hanno permesso di diventare uno dei massimi esperti di ingegneria sismica, un campo al quale ha dedicato la sua vita professionale sin dagli esordi, guadagnandosi ampi riconoscimenti in Italia e all’estero.
Uno dei suoi contributi più significativi è stato il progetto della prima rete sismometrica della Regione Basilicata, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica (INGV), un’infrastruttura fondamentale per il monitoraggio dei terremoti in un’area ad alto rischio sismico. Inoltre, Leggeri ha avuto un ruolo chiave nella fondazione di quello che oggi è il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, contribuendo a strutturare un sistema di gestione delle emergenze che ha avuto un impatto duraturo sulla sicurezza del territorio italiano.
La sua attività accademica è stata altrettanto rilevante: ha insegnato presso l’Università degli Studi della Basilicata, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti e professionisti, e ha ricoperto ruoli di docente presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Berkeley, California, oltre che all’Università del Missouri. “faceva il pendolare fra Potenza e Berkeley in California, una settimana sì ed una no. Ed ha detto no alla Nasa. Voleva rimanere a Potenza”, ha raccontato ancora Colangelo.
La sua passione per la didattica si è riflessa nel suo approccio: come ricordato dal team di Geocart, Leggeri ha trasmesso “l’amore per la conoscenza” e il principio di “studiare l’ambiente in tutte le sue componenti per migliorare la vita delle persone”, un valore che ha profondamente influenzato i suoi collaboratori.
Sul piano professionale, Leggeri ha ricoperto numerosi incarichi di spicco. È stato presidente del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM) dal 1988 al 2012, diventandone successivamente presidente onorario, e ha diretto come presidente due società del Gruppo Olivetti: EDIPASS S.p.a. (1983-1997) ed EDIPASS Engineering S.p.a. (1988-1995), entrambe attive nel campo dell’informatica e dell’ingegneria. Tra il 1994 e il 1995, ha assunto il ruolo di presidente del Comitato Provinciale di Protezione Civile e di assessore esterno della Provincia di Potenza.
Nel 2000, Leggeri è diventato direttore tecnico di Geocart, una società di ingegneria con sede a Potenza, dove ha lavorato per oltre 15 anni, guidando progetti ambiziosi e ispirando colleghi e tecnici con il suo approccio entusiastico e collaborativo. Il team di Geocart lo ricorda come “uno dei più grandi sismologi e ingegneri italiani”, un uomo semplice ma dalla straordinaria forza intellettuale, capace di affrontare il lavoro come una continua sfida da vincere in gruppo, con un profondo senso di responsabilità.
Leggeri è stato anche molto attivo nella comunità scientifica internazionale: ha fatto parte di numerose associazioni, tra cui l’ANIDIS (Associazione Italiana di Ingegneria Sismica), l’EERI (Earthquake Engineering Research Institute, California), la SSA (Seismological Society of America), e la New York Academy of Sciences. È stato membro del Consiglio Direttivo della Comunità delle Università del Mediterraneo (CUM) dal 1988 al 1997 e ha partecipato a importanti convegni nazionali e internazionali di ingegneria sismica. Nel 2001, ha contribuito alla redazione del documento per la presentazione dell’Enciclopedia Mondiale delle costruzioni nelle aree sismiche, in vista della XII Conferenza Europea sull’Ingegneria Sismica, tenutasi a Londra nel 2002. Autore di oltre 200 articoli pubblicati su riviste scientifiche di rilevanza nazionale e internazionale, ha anche scritto diversi libri sull’ingegneria sismica, lasciando un’importante eredità accademica e tecnica.
Maurizio Leggeri si è spento a Potenza il 13 aprile 2018 all’età di 86 anni. La sua scomparsa è stata profondamente sentita non solo per i suoi contributi tecnici e scientifici, ma anche per le sue qualità umane. Come riportato da Geocart, ha lasciato “un’eredità straordinaria” e un vuoto in chi ha potuto apprezzare il suo valore scientifico, la sua tensione morale, l’amore per la libertà e la capacità di ispirare chi lo circondava.