“Pirandello fascista (non) per caso” su CulturaIdentità in edicola

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Luigi Pirandello, icona della letteratura mondiale, e il suo lato controverso che CulturaIdentità esplora in un nuovo approfondimento firmato da Emanuele Mastrangelo. Il drammaturgo siciliano, celebre per le sue opere universalmente apprezzate, fu davvero un convinto sostenitore del Fascismo? Mastrangelo ripercorre il rapporto di Pirandello con il regime, partendo dal telegramma inviato a Mussolini nel 1924, in piena crisi Matteotti: «Se mi stima degno di entrare nel PNF, sarà mio onore».

Un’adesione che affonda le radici nel patriottismo garibaldino della sua famiglia e in una visione elitista, ma che si scontra con un’arte volutamente, programmaticamente apolitica. Tra le critiche dei fascisti più duri e gli onori concessi dal Duce, come la nomina ad Accademico d’Italia, il pezzo lancia uno sguardo su un capitolo scottante: fu Pirandello un fascista coerente o un intellettuale in bilico?

Scopri di più in edicola e lasciati sorprendere da un ritratto che sfida le certezze e i luoghi comuni!

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