CulturaIdentità ha seguito da tempo la vicenda del museo milanese dedicato a Leonardo Da Vinci: Leonardo3, da 12 anni ospitato negli spazi della prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ora rischia la chiusura perché Palazzo Marino ha deciso di non rinnovare la concessione. Non si tratta di un favore o di una regalia, perché il museo ha sempre pagato le pigioni – dall’affitto dei locali all’occupazione di suolo pubblico – a tariffa piena. Il museo è infatti al 100% privato e si sostiene senza finanziamenti pubblici, ma con la vendita dei biglietti: la bellezza di 270 mila solo nel 2024.
Il comune di Milano però ha deciso di revocare la concessione degli spazi. Il pretesto è dato dal fatto che Leonardo3 non li aveva ricevuti direttamente da Palazzo Marino, ma in subconcessione da un conduttore precedente, il cui contratto è decaduto. Invano la direzione del museo ha chiesto di poter succedere al precedente conduttore per mantenere la continuità del servizio. Il comune si è trincerato dietro questioni di forma peraltro tutte contraddette da altre, analoghe situazioni in Galleria. Da mesi oramai assessori e sindaco rifiutano di incontrare il direttore del museo, Massimiliano Lisa, che ha dovuto perfino iniziare uno sciopero della fame per ottenere udienza. Inutile.
I motivi per i quali il comune meneghino sembra voler tirare diritto è che c’è un altro progetto che ambisce ai locali affittati finora al Leonardo3: una discoteca sui terrazzi della Galleria. Lo afferma lo stesso direttore Lisa, svelando così una tristissima, squallida prospettiva.

Al posto di un museo che ha fatto conoscere il genio di Leonardo a oltre due milioni di visitatori, con installazioni di storia sperimentale all’avanguardia nel mondo, ci sarà un locale modaiolo con musica tunz-tunz… Deprimente solo pensarci.
Così ora viene lanciata una raccolta firme, che qui di seguito riprendiamo, incitando tutti gli amici di CulturaIdentità a sostenere. Facciamo sentire una voce in difesa di un museo che racconta uno dei personaggi più iconici della cultura e dell’identità italiana.
No alla chiusura del Museo Leonardo3 dedicato a Leonardo da Vinci in Galleria a Milano
Il Museo Leonardo3, un’istituzione culturale di rilevanza mondiale e orgoglio per Milano, rischia la chiusura. Fondato nel 2013 e sostenuto unicamente dai proventi dei biglietti dei visitatori, ha accolto oltre 2 milioni di persone, diventando un punto di riferimento per l’arte e la scienza di Leonardo da Vinci. La sua peculiarità risiede nell’autonomia finanziaria, senza alcun contributo pubblico, e nella produzione di contenuti scientifici di alto livello, avvalendosi della consulenza del rinomato professor Martin Kemp. Nonostante ciò, il Comune di Milano ha intenzione di indire un bando che mette a rischio la sua permanenza, privilegiando logiche di mercato a discapito del valore culturale.
Firma questa petizione per chiedere che il Comune di Milano: conceda gli spazi al Museo Leonardo3 senza bando, applicando una tariffa culturale, come già fatto per la libreria Rizzoli e mantenga le iconiche colonne che segnalano l’ingresso del museo in Galleria Vittorio Emanuele II.
Questo gesto è equo e rispettoso: preserverebbe un patrimonio culturale inestimabile. Sosterrebbe un’istituzione che si autofinanzia, dimostrando un modello virtuoso. Riconoscerebbe l’importanza della cultura e dell’arte per la comunità.
Ci appelliamo al vostro senso di giustizia e al vostro amore per la cultura: firmate questa petizione per salvare il Museo Leonardo3, un tesoro per Milano e per il mondo. Un esempio virtuoso di una realtà privata che svolge un servizio pubblico senza contributi pubblici.
Lo storico dell’arte Martin Kemp ha scritto: “Con il dovuto rispetto, trovo profondamente sconcertante che il Comune di Milano, anziché sostenere il Museo Leonardo3 e confermarne la presenza nella sua posizione privilegiata nella Galleria, dove attrae oltre un quarto di milione di visitatori all’anno, sembri fare il contrario. Percorrendo il braccio centrale della Galleria, si incontra questo notevole museo dedicato alle conquiste della più grande personalità che abbia mai vissuto e lavorato nella famosa città di Milano. Guardando poco oltre la Galleria, dall’ingresso del museo, si può vedere il grande monumento a Leonardo da Vinci in Piazza della Scala. Cosa potrebbe esserci di più appropriato?
Sono supervisore scientifico di Leonardo3 da oltre tre anni. Inizialmente, ero riluttante a essere coinvolto, dato il livello generalmente scarso dei musei privati in Italia dedicati al Maestro. Inoltre, come accademico, sono propenso a non immischiarmi in questo tipo di attività. Invece, una volta che mi sono impegnato con il museo, sono stato totalmente conquistato dalla serietà con cui il suo team conduce il lavoro di ricerca per ciascuno dei nuovi progetti presentati ogni anno e per i contenuti offerti nelle sale del museo. La ricerca è di prim’ordine: è condotta da un eccellente giovane studioso, Marco Versiero, e dall’ingegnoso Edoardo Zanon. A quest’ultimo si deve poi la realizzazione di modelli funzionanti, la migliore che io abbia mai visto in qualsiasi altro luogo. Questa eccellenza è alla base dei loro programmi didattici e degli eventi pubblici. Anche l’accoglienza della stampa è molto favorevole, come posso testimoniare essendo stato coinvolto direttamente nei loro eventi. È un privilegio essere parte di tutto questo.
Leonardo3 svolge un lavoro di divulgazione in favore del pubblico che si distingue da quello del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Nei suoi spazi più piccoli, propone itinerari di scoperta brillantemente concepiti secondo una fondata autenticità. L’esperienza dei residenti locali e dei visitatori di varia provenienza risulta enormemente arricchita dalla presenza di questo museo nel centro di Milano. Confido che questa esperienza verrà mantenuta in questa posizione così strategica della città. Siamo adesso a 12 anni di successi dalla sua apertura e il Museo Leonardo3 merita ampiamente di essere sostenuto da tutte le Autorità, locali e nazionali.
Esprimo infine il mio pieno sostegno al validissimo direttore di Leonardo3, Massimiliano Lisa”.