L’ultimo lavoro letterario di Filippo Ramondino, nel libro Pastorale sociale dei Vescovi in Calabria Dalla Rerum Novarum agli inizi del Vaticano II, con prefazione di monsignor Vincenzo Bertolone, è probabilmente unico nella storiografia della Chiesa in Calabria, regala al lettore una attenta analisi sulla storia Pastorale sociale dalla fine dell’ottocento ai primi anni sessanta. L’autore, studioso e grande conoscitore delle fonti letterarie di questa regione, nella sua opera ha ripercorso un periodo travagliato in un territorio dalle ataviche problematiche, dove gli stravolgimenti storici chiamarono ad un non facile compito le diocesi per guidare la Chiesa calabrese, decenni che misero a dura prova la popolazione locale, dove gli eventi nell’arco di un breve tempo stravolsero sistemi consolidati da secoli.
Vincenzo Antonio Tucci, nel parlare del libro, ci racconta di un volume che ripercorre una precisa cronotassi dei Vescovi (dal 1891 al 1963) e da una tavola cronologica degli eventi storici principali, evidenziando come il lavoro si sia avvalso di un attento scandaglio critico dell’autore, delle scelte significative che l’episcopato calabrese fu chiamato ad assumere all’interno di “un segmento storico segnato da eventi radicali e rivoluzionari, ideologizzati e tragici, condensando in quel Age of Extremes, di cui narrava Eric Hobsbawm, conseguenze e diramazioni dei rivolgimenti nazionali ed europei che sovvertirono l’ordine sociale con scenari nuovi nella storia millenaria dell’Europa”.
Un libro, dunque, che affronta una attenta indagine storica e che permette al lettore di “conoscere e riconoscere la Calabria cattolica e sociale, tracciando e anticipando veri e propri percorsi di ricerca che potranno essere direttrici per un futuro lavoro della Chiesa calabrese”.