Ventimiglia: l’Agosto Medievale compie cinquant’anni

La nascita dell’Agosto Medievale è l’espressione della volontà e della volontarietà di molti cittadini ventimigliesi, che, riuniti in associazioni, hanno creato i presupposti per l’insediamento dell’allora “Comitato Agosto Medievale”, per gestire una manifestazione che potesse dare impulso a qualcosa di diversamente produttivo per il futuro e che potesse essere attrattiva turistica.

Nel mese di maggio del 1975, l’allora Azienda Autonoma di Soggiorno coinvolse il Comune e la Cumpagnia d’i Ventemigliusi nell’allestimento di quello che sarebbe diventato l’”Agosto Medievale”, una ricostruzione rievocativa delle antiche feste popolari. L’idea del Comitato era stata quella di riportare la celebrazione attorno a Ferragosto, secondo i dettami dei documenti rinvenuti. Il patrimonio spirituale di una tradizione che vede impresse le proprie radici nei culti delle popolazioni preromane, abitanti il nostro paese, ci è pervenuto, dal Medioevo, attraverso i riti cristiani della celebrazione dell’Assunta.

Dell’antico patrimonio spirituale, i nostri antenati conservavano ancora una fertile traccia nell’Evo di mezzo, amalgamata anche con le usanze pagane della romanizzazione. Per le nostre genti il mese di agosto ha assunto significati di sacralità e di rievocazione fin dall’antichità, e le tradizioni medievali, risultato di questa sacralità, meritavano di essere ritrovate e magari ripristinate.

Con la volontà di rivelare il grandioso passato della nostra città, venivano invitati i cittadini a costituire i Comitati di Sestiere, si provvide a stabilire i confini, che tenessero conto dello sviluppo moderno della città, pur sempre in relazione all’antica divisione urbana e all’interesse degli antichi retaggi comunali. Prendevano forma scuole di Musici ed Alfieri locali dando luogo, ogni anno, ad un vivace “Asteludo”, una gara roboante con spettacolari giochi di bandiera e coreografie dei Musici, fino ad esportare la propria opera in trasferta: i migliori tra i tamburini e gli sbandieratori dei Sestieri venivano quindi radunati dal “Comitato Agosto Medievale” per rappresentare, in opportune trasferte, quel tipo di folclore ventimigliese, fino ad allora, unico operativo in tutta la Liguria.

Il richiamo d’immagine era caratteristico della produzione e programmazione turistica di tutta la Regione; inoltre gli organici popolari erano i veri protagonisti della festa e prendeva vigore l’allestimento di un “Corteo Storico Rievocativo” che rinverdisse sempre diversi episodi della copiosa storia cittadina, emulando la medievale e seguitissima Processione delle Maestranze.

Con gli anni si sentì l’esigenza di mettere in scena figurazioni notturne, in costume d’epoca: nelle vie, nei “carrugi” e nelle piazze del centro storico, prendeva allora forma la “Notte di Mediestate”, seguita dalla “Notte delle Perseidi”. Ridiventava consuetudine lo svolgimento di una regata di gozzi liguri a bancale fisso, denominata “Regata dei Sestieri”, tra le gare nautiche che tanta tradizione avevano avuto, fino a memoria d’uomo, da svolgersi sul suggestivo specchio d’acqua spezzato dalla foce del Roia.

Dalla felice reminiscenza della ottocentesca Palingenesi, riviveva una competizione podistica, in staffetta notturna chiamata “Correria dell’Assunta”, che simbolicamente faceva scandire, alla fiaccola della storia, i luoghi più vivi del nostro passato, retta da corridori “alfieri” medievaleggianti. Una sorta di ripetizione del Corteo Storico in notturna veniva realizzato per le vie della città bassa ottocentesca; concludevano i festeggiamenti le premiazioni delle varie gare e dei concorsi, in una incantevole ed affollata “Notte del Guiderdone”.

Il turista più attento poteva seguire, in compagnia di cittadini affascinati dall’evento, tra i monumenti più significativi del centro storico, il prestigioso “Festival di Musica Antica”, realizzato sulla base di ricerche fatte per rivalorizzare il Centro Storico, dando vita a serate estive arricchite da concerti unici ed originali.

Col trascorrere degli anni, vista l’affluenza di un pubblico con esigenze diverse, nelle serate dedicate alla rievocazione storica si decise di apportare alcune innovazioni con l’allestimento delle ambientazioni rievocative, dando vita a vere e proprie coreografie e spettacoli teatrali, dando risalto a quanto avvenuto nel lontano passato rappresentando ognuno, tramite personaggi in abito storico, un momento diverso dei fatti e della vita quotidiana della Ventimiglia di quel periodo storico; oggi con un percorso guidato, gli ospiti si immergono in un ambiente magico di luci e costumi, grazie anche alla presenza di musici, artisti, figuranti, mangiafuoco, giocolieri e altre attrattive, viene dato un filo conduttore di unione delle varie ambientazioni.

In occasione di queste serate non manca la parte culturale dove vengono organizzate mostre e visite guidate, l’apertura delle Chiese e l’interessante mostra nella prestigiosa sede della biblioteca Aprosiana fondo antico, dove è possibile scoprire la storia e i tesori che custodisce, così come è diventato un appuntamento irrinunciabile il mercato medievale, con artigiani che espongono prodotti ed articoli di ispirazione medievale ed anche banchi di promozione di prodotti tipici del nostro territorio.

Con la sera della permissione, il sabato che precede la rievocazione storica viene realizzato un corteo in abito storico composto da figuranti che rappresentano le più antiche famiglie nobili di Ventimiglia, inoltre il corteo è scandito dai rappresentanti dei Sestieri, che narrano tramite i personaggi, sei momenti di vita del fatto storico messo in scena nelle serate rievocative; con il proprio Gonfalone i Sestieri, gli sbandieratori e i tamburini accompagnano le Maestranze Comunali ed i rappresentanti della Federazione Italiana Giochi Storici che, con incedere solenne, percorrono la via principale, raggiungendo la Cattedrale di N.S. Assunta dove si svolge la Cerimonia dell’Offerta del Cero, così come statuita è la successiva benedizione del Palio Marinaro (Carbaso).

Al termine della funzione, con il “Raduno della Permissione”, viene ufficialmente richiesto al Sindaco della Città di Ventimiglia il permesso di iniziare le competizioni con la successiva nomina del Cintraco, secondo un cerimoniale molto scenografico.

La Notte della Contesa, l’ultima domenica di luglio, con il suggestivo cerimoniale ufficiale, si passa nel vivo della sfida in campo dando inizio alle competizioni, nell’arco della serata suddivisa in vari momenti che accompagnano lo spettatore nel passato regalandogli un’atmosfera da torneo medievale, gli alfieri dei Sestieri si sfidano in giochi di antica tradizione come: corsa con l’anello, l’albero della vita, il portatore e proseguendo con il tradizionale tiro alla fune.

La Domenica della Regata dei Sestieri, cittadini e villeggianti affollano il lungomare ed i punti panoramici della Città Medievale per assistere alla storica regata con gozzi Liguri tra equipaggi composti da quattro vogatori e un timoniere che gareggiano in rappresentanza del proprio Sestiere per aggiudicarsi il Palio Marinaro: un’opera pittorica di un dipinto su tela, che secondo tradizione raffigura alcuni dei particolari estratti dal fatto storico scelto per la rievocazione storica.

Lo spirito di queste serate trova il culmine il lunedì quando i rappresentanti dei Sestieri, in abito storico, con il proprio gonfalone, gli sbandieratori e i tamburini effettuano un maestoso corteo che, percorrendo le vie cittadine, raggiunge Piazza della Cattedrale, dove i figuranti danno prova della loro bravura replicando una parte saliente della propria figurazione.

Al termine si procede alla divulgazione delle classifiche con relativa premiazione e consegna del Palio Città di Ventimiglia.

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