Addio a Eleonora Giorgi. Ci lascia una protagonista del cinema italiano

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Eleonora Giorgi in "Borotalco"

Eleonora Giorgi ci ha lasciato. Nata a Roma il 21 ottobre 1953, si è spenta per un tumore al pancreas. Attrice, regista e figura iconica del cinema italiano, nota per la sua versatilità che l’ha portata dai ruoli sexy degli anni ’70 alle commedie brillanti degli anni ’80, fino a esperienze in televisione, teatro e regia. La sua vita è stata segnata da successi professionali, ma anche da vicende personali drammatiche e da una lunga battaglia contro il tumore, malattia che ha affrontato con grande dignità e ottimismo fino alla sua morte.

Carriera cinematografica e artistica

Eleonora Giorgi esordisce al cinema a soli 18 anni con una piccola parte in Roma (1972) di Federico Fellini, ma il vero debutto da protagonista arriva l’anno successivo con Storia di una monaca di clausura (1973), un film del filone erotico che la lancia come sex-symbol. Seguono pellicole dello stesso genere come Appassionata (1974), accanto a Ornella Muti, e un servizio di nudo integrale per l’edizione italiana di Playboy. Tuttavia, la Giorgi si smarca presto da questa immagine, interpretando ruoli drammatici in film d’autore come Cuore di cane (1975) di Alberto Lattuada, L’Agnese va a morire (1976) di Giuliano Montaldo e Dimenticare Venezia (1979) di Franco Brusati.

Negli anni ’80 raggiunge l’apice della popolarità con le commedie all’italiana, recitando accanto a grandi nomi come Adriano Celentano (Mani di velluto, 1979; Grand Hotel Excelsior, 1982), Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega, 1980; Mani di fata, 1983) e Carlo Verdone. Con quest’ultimo dà vita a una delle sue interpretazioni più iconiche in Borotalco (1982), vincendo il David di Donatello e il Nastro d’Argento, e successivamente recita in Compagni di scuola (1988), uno dei suoi ultimi grandi ruoli cinematografici.

Dagli anni ’90, la sua attività si concentra maggiormente sulla televisione, con partecipazioni a fiction di successo come Lo zio d’America, I Cesaroni e Don Matteo. Prova anche l’esperienza teatrale con commedie come Fiore di cactus e Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi, e si mette alla prova come regista con i film Uomini & donne, amori & bugie (2003) e L’ultima estate (2009), quest’ultimo prodotto con l’ex marito Massimo Ciavarro. Negli anni 2000 partecipa a programmi TV come Ballando con le stelle, Grande Fratello Vip 3 (2018) e Il cantante mascherato (2022), mostrando la sua versatilità anche nei format più moderni.

Vita privata e amori

La vita privata di Eleonora Giorgi è stata intensa e spesso sotto i riflettori. A 21 anni vive la tragedia della morte del fidanzato Alessandro Momo, attore promettente, che perde la vita nel 1974 in un incidente con una moto da lei prestatagli, vicenda che la segna profondamente portandola a un periodo di dipendenza dall’eroina. Si riprende grazie al matrimonio con l’editore Angelo Rizzoli, sposato nel 1979, dal quale ha il primo figlio, Andrea (1980). Il matrimonio termina nel 1984 dopo lo scandalo P2 che coinvolge Rizzoli, con ripercussioni anche sulla carriera dell’attrice, che si ritira temporaneamente dalle scene.

Nel 1983, sul set di Sapore di mare 2, incontra Massimo Ciavarro, con cui inizia una relazione durata oltre un decennio. I due hanno un figlio, Paolo (1991), si sposano nel 1993 ma divorziano nel 1996, pur mantenendo buoni rapporti. Successivamente, Eleonora ha una relazione con lo scrittore Andrea De Carlo fino al 2007, scegliendo poi di vivere da single. Tra le curiosità, un breve flirt con Warren Beatty nel 1982.

Gli ultimi anni e la malattia

Alla fine del 2023 le viene diagnosticato un tumore al pancreas, notizia resa pubblica nel 2024 durante un’intervista a Pomeriggio Cinque. Affronta la malattia con coraggio, sottoponendosi a un intervento chirurgico nel marzo 2024 che sembrava riuscito, ma le sue condizioni peggiorano. Negli ultimi mesi, ospite di varie interviste, racconta la sua lotta con grande trasparenza, parlando della terapia del dolore e della vicinanza della famiglia come fonti di forza. Muore il 3 marzo 2025 a Roma, lasciando un’eredità artistica ricca e una testimonianza di umanità.

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