Ancora una volta l’Emilia Romagna è interessata da forti alluvioni, in queste ore eventi estremi stanno colpendo diversi territori del Paese e le previsioni per le prossime ore continuano a dare maltempo su tutta la penisola. Basti pensare che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha effettuato nelle ultime 24 ore, nella sola Emilia Romagna, più di 500 interventi di soccorso in particolare per evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione di torrenti.
Il nostro Paese è fragile ed ha bisogno di una sterzata proprio in ambito di prevenzione e pianificazione del territorio. È urgente sviluppare e implementare un piano strutturato di messa in sicurezza in tutto il Paese che protegga le persone e coloro che intervengono per la loro salvaguardia, preservi l’integrità delle nostre città, del nostro patrimonio storico-artistico e delle attività economiche. La sicurezza del territorio deve essere sempre di più un pilastro della nostra strategia nazionale, in particolare di fronte a un futuro in cui eventi simili diventeranno sempre più frequenti”.
Per poter affrontare un qualsiasi evento estremo, c’è bisogno di un forte impegno da parte di tutti coloro che si occupano di prevenzione e soccorso, bisogna partire da una attenta previsione, per poi passare alla fase della prevenzione. Serve poi una giusta risposta all’emergenza con il soccorso e poi intervenire con la ricostruzione e ripristino. Queste quattro funzioni devono essere trattate da un unico organismo, con la ricerca di filo logico. Fondamentale in tutto questo è il ruolo della pianificazione urbanistica: segna le regole di come evitare e previene le catastrofi in fase ante. Questo approccio metodologico al momento manca, primo perché non dà risultati e poi nella prima fase è troppo oneroso, ma investire sulla sicurezza del territorio può diventare un opportunità e significa anche avere rispetto per le generazioni future ed evitare scenari critici come quelli che stiamo vedendo in queste ore.