Da Nietzsche alla vita vissuta. Il nuovo romanzo di Stefano Zecchi

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foto: Kasa Fue CC 4.0 sa by

Verrà presentato ufficialmente il 1° ottobre “Resurrezione” (Mondadori, pp. 240), il nuovo romanzo di Stefano Zecchi, filosofo, romanziere e saggista, editorialista e docente di Filosofia. In attesa dell’uscita della sua nuova fatica, Zecchi è stato intervistato su ilgiornaleOFF da Emanuele Beluffi, da poco direttore responsabile della testata.

“Viviamo in un’epoca apollinea o dionisiaca?” ha chiesto Beluffi a Zecchi riprendendo due concetti fondamentali della filosofia di Nietzsche: “Un’epoca dionisiaca che cerca di essere apollinea”, risponde il filosofo. Il suo romanzo, fin dal titolo stesso, parla di una rinascita nella vita vissuta affrontata – ciascuno a modo suo – dai suoi tre protagonisti. Tre storie parallele all’insegna del “chi ha tempo non aspetti tempo”.

Zecchi si intrattiene con Beluffi sui temi della sussidiarietà, soprattutto in ambito culturale e dell’identità, rivelando anche le sue città identitarie e i motivi che lo legano ad esse. L’articolo completo di Emanuele Beluffi può essere letto A QUESTO LINK, nel frattempo però è consigliato il ripasso degli autori-caposaldo di Zecchi, per meglio entrare nella filosofia di “Resurrezione”: Nietzsche, Schopenhauer e Sartre.

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