Arturo Toscanini protagonista della seconda puntata di Inimitabili

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Arturo Toscanini, il d’orchestra che ha rivoluzionato l’interpretazione musicale, è il protagonista della seconda puntata di “Inimitabili”, il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Sylos Labini, in onda oggi domenica 11 maggio in seconda serata su Rai3. 

Un viaggio nella vita di quattro protagonisti della cultura del nostro Paese raccontati nelle pieghe della loro vita interiore attraverso interviste, brani di recitazione e documenti inediti. La prima puntata dedicata a Luigi Pirandello è andata in onda domenica 4 maggio.

Nato a Parma nel 1867 in una famiglia di patrioti mazziniani, Arturo Toscanini mostra fin da giovanissimo un talento straordinario per la musica, passione che gli è stata ispirata in particolare dal padre. Dopo gli studi al Conservatorio di Parma, in cui dimostra di eccellere in ogni strumento, il destino gli riserva un debutto leggendario: a soli 19 anni, sostituisce all’ultimo momento il direttore d’orchestra in una rappresentazione dell’Aida in Brasile, dirigendo a memoria e conquistando pubblico e critica. Da quel momento, inizia una carriera eccezionale che lo porta a dirigere nei teatri più prestigiosi d’Italia e all’estero, dal Regio di Torino al Teatro alla Scala di Milano, fino al Metropolitan di New York, passando per il Festival di Bayreuth e la NBC Symphony Orchestra.

Perfezionista assoluto, Toscanini rivoluziona il modo di dirigere: esige fedeltà assoluta alla partitura, rifiuta ogni divismo e punta su una lettura rigorosa e intensa della musica. Ma il suo ruolo non si limita al campo musicale. Uomo di forti principi, passionale, dopo una breve apertura al fascismo, che culmina nella candidatura nelle liste dei Fasci di combattimento nel 1919, Toscanini si oppone apertamente al regime e al nazismo, fino a subire aggressioni per il suo rifiuto di eseguire l’inno fascista in Italia. Nel 1938 lascia il Paese e si stabilisce a New York, dove assume la direzione della NBC Symphony Orchestra, diventando un simbolo della libertà artistica contro ogni dittatura. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Toscanini torna a dirigere in Italia, ma la sua parabola artistica si avvia al tramonto.

Muore nel 1957 a New York, lasciando un’eredità musicale e morale immensa. Con il suo rigore, la sua passione e la sua intransigenza, Arturo Toscanini è stato non solo un genio della direzione d’orchestra, ma anche un uomo che ha incarnato l’integrità e la coerenza fino all’ultimo giorno.

Una vita “inimitabile” tra note e rivoluzioni, tra perfezionismo e passione, di cui ci parlano la dottoressa Federica Biancheri, archivista della Casa Museo Toscanini di Parma, Harvey Sachs, tra i massimi biografi del maestro, e il maestro Riccardo Muti, il grande direttore d’orchestra che più di altri ha raccolto l’eredità del maestro di Parma. Dai loro contributi, insieme alle immagini conservate negli archivi della Rai e alle riprese nei luoghi più suggestivi legati alla vita del maestro, prende forma una storia esemplare, anzi, inimitabile.

“Inimitabili” è un programma di Edoardo Sylos Labini e Angelo Crespi, con la consulenza di Clemente Volpini, scritto con Roberto Fagiolo e Massimiliano Griner, per la regia di Claudio Del Signore. Musiche originali del Maestro Sergio Colicchio. Consulenza scientifica, Francesco Perfetti.

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