Bernardo di Chiaravalle, “tutto ardente d’amor” e ultimo Padre della Chiesa

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“Vergine e madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura…”
Questo l’incipit dell’assolo degli assoli, la preghiera del vecchio dallo sguardo venerando e benigno, la preghiera di Bernardo di Chiaravalle alla Vergine nel XXXIII canto del Paradiso affinché Maria interceda presso Dio e consenta al Sommo Poeta, purificato e preparato spiritualmente pur essendo i suoi sensi ancora imprigionati nel corpo di carne ed ossa, di ricevere la grazia della contemplazione del mistero della luce e dell’essenza divina e di poterla descrivere. Oggi la Chiesa ricorda proprio lui, Bernardo di Chiaravalle, “tutto ardente d’ amor” per il fulgore divino. Ultimo dei padri della Chiesa, figura fondamentale del monachesimo occidentale, teologo cistercense, scevro dal platonismo, dal neoplatonismo e dall’ aristotelismo simboli di vanità e curiosità, mistico fedele al culto di Maria, anche se non come Immacolata Concezione, seguace Di Pietro e Paolo, taumaturgo venerato dai cattolici, dagli anglicani e dai luterani, al suo tempo circolava la tesi secondo cui Adamo ed Eva e i loro discendenti non fossero scolpiti e forgiati nel peccato originale ma segnati dal malum poenae.

Bernardo invece fu apparentemente un profondo pessimista di fronte alle miserie umane che non potevano che essere generate dal marchio a fuoco del peccato originale di fronte al quale l’uomo era impotente. Questo pessimismo risolveva la sua essenza nella considerazione che la natura umana fosse sempre e comunque quella di “figli di Dio” e che l’uomo, non bastandosi per sussistere, tendesse a tornare a tale natura superando la carne con la mediazione di Cristo Soter. Il messaggio di San Bernardo e “lumen gloriae”, è messaggio evangelico aderente al Cristianesimo delle origini, è messaggio di amore e di umiltà verso Dio e verso la Grazia. L’umiltà è indispensabile all’uomo per comprendere con la ragione e accettare di essere spiritualmente povero. Solo con l’umiltà si può compatire la miseria propria e altrui e si può desiderare di raggiungere la purezza dell’anima staccandosi dal corpo in una dimensione di estasi. L’amore, nei suoi 4 gradi, attraverso l’ascesi e la contemplazione, permette di partire da quello di se stessi per se stessi, e che implica anche la conoscenza di sé, fino a giungere a quello di se stessi solo per Dio diventando un unicum con lui, unico e vero bene. La bellezza del messaggio di Bernardo si coglie proprio in questa sorta di collaborazione tra umano e divino : l’intelletto umano capax dei, l’anima fatta di ragione e volontà di carità con la componente mistica e irrazionale della rivelazione della sostanza divina. Nella visione di Bernardo, turpis è la Chiesa del suo tempo, turpis e necessitante di riforme; turpis è lo studio col fine unico del sapere. La conquista più importante è invece volare attivamente verso la contemplazione per raggiungere pace e gioia ed essere eterni nella beatitudine.

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