È la città del pane e delle sagre e grazie al Po ha straordinarie oasi
La Città di Bondeno si trova in un territorio vasto, un’estensione geografica che addirittura supera quella del Comune di Napoli, ma che al contrario del capoluogo campano conta circa quattordicimila abitanti. Il risultato è un panorama dove la campagna sconfinata è protagonista assoluta. Le strade sono come tante piccole arterie che collegano frazioni e borgate ed i canali creano un reticolo di idrovie che ha come guida il grande fiume Po, il quale costeggia il territorio bondenese dall’inizio alla fine, senza abbandonarlo mai.
Ed è proprio grazie al Po se il territorio vanta la presenza di oasi naturali come l’Oasi Bonello Pepoli. Contornata dalle acque del grande fiume l’Oasi Bonello Pepoli, si estende per circa 94 ettari sia nell’alveo del fiume sia nei terreni circostanti. Qui si possono ammirare pioppi bianchi, salici di ripa, farnia e sambuco nero. Qui i paesaggi si alternano tra fluviali, costieri, deltizi, vallivi e silvani e si susseguono fino a perdita d’occhio alternandosi a quelli della bonifica, dove è facile notare l’incessante sforzo umano volto a trovare un adeguato equilibrio con la natura. Addentrandosi nelle campagne della pianura si raggiunge nella frazione di Settepolesini i grande Lago del Quaternario presso l’Oasi Zarda. Proprio qui ha sede il più grande giacimento di vertebrati della Pianura Padana, presso cui sono stati rinvenuti reperti appartenenti al Mammut, al Rinoceronte lanoso, al Bisonte delle steppe ed al Megacero.
Continuando a costeggiare il grande fiume ecco che entriamo nel caratteristico Borgo di Stellata in cui a fare da padrona alla riva del fiume Po è la Rocca Possente. “La Rocca”, una costruzione fortificata presumibilmente eretta all’inizio dell’anno 1000 d.C., permetteva di controllare la navigazione sul fiume Po mediante una lunga catena che la collegava a un’altra Rocca posta sulla sponda opposta del fiume. Oggi la struttura medioevale costituisce il cuore pulsante di numerose iniziative culturali e di intrattenimento, come il tradizionale evento di rievocazione storica Bundan Celtic Festival. Nella frazione di Stellata si trova anche la dimora che fu della famiglia di Ludovico Ariosto, oggi in procinto di diventare il primo museo archeologico di tutto l’Alto ferrarese che raccoglierà i reperti provenienti dall’Età del Bronzo, frutto degli “scavi della Terramara di Pilastri”.
Quando si entra nel territorio di Bondeno si incontra la segnaletica riportante la seguente definizione: “Città del Pane e delle Sagre”. Con le sue venti sagre, potremmo dire che Bondeno è quella città dove si esalta la cucina Estense portando in tavola cappelletti in brodo, i cappellacci di zucca al ragù, la salama da sugo con purè di patate, il tartufo, i bolliti di carne, il melone della frazione di Gavello, lo storione e la regina di tutte le pietanze: la coppia di pane. A caratterizzare i piatti della gastronomia locale è, innanzitutto, la materia prima; da qui la tradizione culinaria della Città di Bondeno si affianca all’innovazione mediante la costituzione del marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), creato appositamente per celebrare e custodire la qualità e la provenienza locale delle materie prime e del loro processo di lavorazione. Fanno parte di questa denominazione la passata di pomodoro La Bondeno, il biscotto Casereccio, il riso Matildeo Bio, il Miele della Terramara, e il Tartufo delle terre di Bondeno. Proprio quest’ultimo fa della Città di Bondeno anche un membro effettivo dell’associazione nazionale Città del Tartufo, che mette insieme tutte le località italiane in cui i tartufi si trovano e sono rinomati.
Per poter affrontare – o digerire – tali sfide culinarie Bondeno non manca di offrire decine e decine di chilometri ciclabili. La pista ciclabile Destra Po permette di costeggiare il grande fiume arrivando sino al mare; il percorso ciclabile VenTo conta tra le sue tappe proprio il caratteristico Borgo di Stellata che ogni anno ospita gli appassionati che da Venezia raggiungono la Città di Torino; i percorsi ciclabili dell’Eurovelo 8 si intrecciano con le nostre ciclovie; infine, ultima, ma per questo non meno importante, la ciclabile Burana-Ferrara che con i suoi 15 km interamente alberati costeggia il canale di Burana conducendo i ciclisti sino alla Città d’arte.
Cari amici, amanti del buon cibo e del turismo green, non resta che partire con destinazione Bondeno alla scoperta di un territorio che, se pur apparentemente piatto, ha molto da offrire. Come dicono i bondenesi, una Cenerentola fra le città.