“Cardinale Ruini, la Cultura a destra c’è, va solo liberata”

1

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

Ieri sera ospite di RAINews24 – Filo diretto-L’Italia di domani Edoardo Sylos Labini direttore e fondatore di CulturaIdentità ha spiegato come liberare la Cultura italiana da decenni di occupazione e strumentalizzazione. In un’intervista al Corriere il Cardinal Ruini afferma che la cultura è a sinistra ma il Paese è a destra. Ma c’è un dettaglio non trascurabile: la classe politica di centrodestra, dal Dopoguerra in poi, si è interessata poco alla Cultura e l’ha lasciata in mano alla sinistra, permettendo così quell’occupazione ideologica di un settore strategico per la crescita del Paese (85 miliardi di PIL e un milione e mezzo di operatori, più l’effetto moltiplicatore degli eventi culturali sui diversi comparti dell’economia) che a tutt’oggi scontiamo, nonostante la Cultura in sé non sia di destra né di sinistra, ma di tutti. E di certo non mancano punti di riferimento culturali anche a destra (nel numero di maggio abbiamo parlato dei nostri Profeti inascoltati). Ma da oggi forse un governo di centrodestra potrà davvero liberare la Cultura da questa cappa ideologica, come caldeggiato da CulturaIdentità in occasione del convegno “Liberare la Cultura, per un nuovo immaginario italiano” condotto dal direttore Edoardo Sylos Labini e dalla giornalista Raffaella Salamina  lo scorso 20 settembre alla Sala Umberto di Roma e che ha coinvolto artisti, musicisti, attori, registi, produttori, scrittori, giornalisti, presidenti di associazioni culturali e fondazioni per la rinascita di un nuovo immaginario italiano: l’Italia può raccontarsi attraverso il proprio patrimonio artistico e culturale in un modo diverso da come è stato fatto nel corso degli ultimi decenni, con la Cultura che veniva usata come strumento ideologico/politico. Perché un artista va giudicato solo per la sua creatività, non per il suo essere di destra o di sinistra. Il nostro patrimonio artistico e culturale viene usato per fare politica, basta pensare alle recentissime uscite dei vip nel tentativo di indirizzare l’opinione pubblica contro la vittoria della Meloni: nel mondo della cultura e dello spettacolo, in Italia, se dici che sei di destra e prendi una posizione politica non allineata vai incontro a problemi gravi e vieni osteggiato, ecco perché molti artisti preferiscono non schierarsi. Ora il nuovo Governo avrà la possibilità di iniziare a liberare giornalisti, artisti, operatori del settore da questo Sistema che la sinistra ha creato nei decenni nei teatri, nel cinema, nei giornali ed in tv. E’ una partita molto importante da non sottovalutare.

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

1 commento

  1. A quanto pare il cardinale Ruini, non certamente senza rendersene conto dato lo spessore intellettuale del porporato, avalla il pensiero iconografico che la sinistra, cavalcando da sempre il ronzino ideologicamente bardato, ha autoimposto allo Stivale. Con l’unico scopo di fare della Cultura il proprio ufficio di collocamento. Alimentando all’infinito storture a non finire. Che alla fine hanno presentato il conto. E ancora una volta il Pci, Pds, Ds, Pd si trova a meditare con se stesso tanto da pensare, ancora e ancora una volta, di mettersi alla ricerca di una nuova casa. Non per niente, esce dallo sgabuzzino delle cose inutili dove era stato posato e dimenticato e si rifà avanti, per mettere in moto la giostra dei desideri di ultima istanza, il tristo ritornello di sempre. E le domande, rigorosamente sempre le stesse, fioccano: chi siamo? Dove andiamo? Cosa vogliamo?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

due × 3 =