Altro che “Cattivo poeta”… d’Annunzio è un eroe nazionale!

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“Ha ragione il giornalista del Tg2 che ha definito “surreali” i manifestanti che chiedono il blocco della statua di Gabriele d’Annunzio a Trieste. Solo dei mentecatti possono criticare un monumento al Vate, letterato dalla fama mondiale, nell’anniversario dell’impresa di Fiume. Chiederemo in commissione di vigilanza Rai spiegazioni all’azienda su “Il Cattivo Poeta”, il film prodotto con fondi pubblici da Rai Cinema che sembra darà un’immagine negativa di un d’Annunzio anziano e in preda ai vizi, invece dell’immagine più veritiera del grande letterato ed eroe nazionale che fu.” Così Federico Mollicone, deputato di FDI e commissario di Vigilanza Rai, all’AGI. Il film in questione è “Il Cattivo poeta”, incentrato sulla parte finale della vita del Vate, diretto da Gianluca Jodice, girato tra gennaio e febbraio scorsi e quasi interamente al Vittoriale di Gardone Riviera. L’antefatto “triestino” poi lo conoscete bene perché ve ne abbiamo parlato in un precedente articolo: a Trieste non vogliono la statua del Vate davanti alla Camera di Commercio perché l’esposizione di fronte al palazzo della Camera di Commercio perché “è offensiva, è probabilmente un omaggio della giunta di destra e dalle sue liste composte anche da ex camerati, ad un onorevole dichiaratamente fascista residente nella stessa piazza […]. D’Annunzio era un aloglotto e totalmente estraneo alla città”. L’impressione è che si tratti di un pretesto ideologico degli antifa un tanto al chilo per far sloggiare un monumento ritenuto (a torto, secondo noi) offensivo dell’immagine di Trieste. Pezzi da novanta della cultura mondiale come Hemingway, Joyce, Proust riconobbero la grandezza di d’Annunzio e, quanto all’essere un “mangiaslavi”, come afferma il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza “da Trieste veniva una delle reliquie più preziose: una bandiera italiana che gli fu regalata dalla sua amante triestina. Lui non attaccò mai i croati, lui non ha mai detto nulla contro i croati. Questa è la storia“.