Giusy Versace: “Il Governo si metta una mano sulla coscienza e agisca in fretta”

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La “fase 2“, di cui ormai da almeno 3 giorni tutti parlano, rischia di essere gravida di incognite e rischi sanitari, sociali e professionali. L’impressione è che, come al solito da quando è iniziata questa tragedia, si arrivi tardi e in ordine sparso. Chi assicura i presidi sanitari per i cittadini? Dove potranno trovare le mascherine? Come si effettueranno i test di sieropositività? Quali sono i criteri di sicurezza da adottare per le aziende e le imprese? E, in ambito sportivo, che cosa devono fare le palestre e gli impianti sportivi, se devono aprire? Queste e altre domande, per ora inevase, pone il deputato Giusy Versace, atleta paralimpica, scrittrice e conduttrice televisiva: “Il 4 maggio si avvicina e di conseguenza anche la famosa ‘fase 2’ di cui tutti parlano. Ora non bisogna sbagliare. Speravo che il Governo avesse compreso, da questi due mesi di emergenza sanitaria, quanto la gente abbia bisogno di linee guida serie e di punti di riferimento per capire come muoversi. Purtroppo, invece, devo constatare che ancora oggi regna troppa confusione. Io sono capo del dipartimento Pari opportunità e disabilità del gruppo che rappresento e non nascondo di avere grande difficoltà perché non so dare risposte alle tante domande che quotidianamente ricevo. Questa situazione se non fosse tragica sarebbe comica; io spero che il Governo si metta veramente una mano sulla coscienza, dia delle linee chiare e lo faccia velocemente”.