Glauco Onorato, che ci lasciava dieci anni fa esatti, è uno di quei personaggi che il nostro cinema ha lasciato un po’ impolverare, nonostante avesse ricevuto tanto da un uomo come lui.
Probabilmente paga lo scotto alla sua voce, di gran lunga più famosa del suo volto e del suo nome.
Un po’ quel che accadde anche a Ferruccio Amendola, altro Maestro di doppiaggio, tradizione ed eccellenza tutta italiana che si tramanda spesso di padre in figlio.
Glauco era figlio dell’attore palermitano Giovanni Onorato, apparso nella serie cinematografica Don Camillo, fratello di Marco Onorato, celebre direttore della fotografia e padre di Niseem Riccardo Onorato e di Sara Onorato, doppiatori come lui.
La sua voce calda e profonda ben si addiceva a personaggi duri come Charles Bronson, Arnold Schwarzenegger, Lino Ventura, ma è legata anche alla lunga filmografia di Bud Spencer, fin dai primi western come Dio perdona…io no! del 1967.
Come attore fu esilarante nel ruolo del rude macellaio Duilio Mencacci che malmena Pippo Franco in uno degli episodi di Zucchero, miele e peperoncino.
Prestò il suo volto anche a un poetico spot del Ministero della Sanità per incoraggiare la donazione del sangue.
