Gli sciacalli sui morti di Cutro

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Eppur si muovono. Dagli USA alla Danimarca, dal Regno Unito alla Francia, tutti vogliono blindare i confini. Nella Perfida Albione a farlo è il primo premier di origine straniera, Rishi Sunak, quindi incriticabile per definizione anche se non è a sinistra. Macron idem proprio perché a “sinistra”. E allora dove mirano i giornaloni e i dem de noartri per il tiro al piccione sui migranti? E’ colpa nostra, dicono. E’ colpa nostra se il sistema solare funziona così (il climate change) ed è sempre colpa nostra se sbarcano i migranti. C’entrano niente gli scafisti, al massimo sono solo dei tipi un po’ rozzi (giuro, un giornale web dell’avanguardia del fronte unito progressista l’altro giorno li ha definiti così. Come dire che Donato Bilancia era un po’ manesco). Ovunque, nel mondo, i Paesi tornano a chiudere le frontiere e ora la parola d’ordine non è accogliamoli tutti ma rafforziamo i confini. Ma in Italia una sinistra che rosica si aggrappa a tutto pur di dare spallate al Governo in carica da meno di 6 mesi. Hanno iniziato coi fascisti, ora in cerca di argomenti se la prendono con la festa di compleanno di Salvini, presenti il premier Meloni e Berlusconi, per aver cantato le strofe della Canzone di Marinella a una festa privata. Per la sinistra sconfitta in cerca di rivincita, cantarla è un’offesa alle vittime del naufragio di Cutro (Marinella è una migrante annegata mentre era in cerca di un futuro migliore). Ora dopo Cutro un’altra strage di migranti, 30 dispersi e 17 salvati in un naufragio al largo di Bengasi, Libia e Malta zitte e le ONG accusano l’Italia per i ritardi. L’impressione, che è più di un’impressione, è che l’aumento massivo di sbarchi sia un ricatto: da quando il Governo ha annunciato pene severissime per gli scafisti e i trafficanti di vite umane gli sbarchi sono triplicati rispetto al 2022. Mentre continuano le ricerche dei corpi nelle acque di Cutro, un altro naufragio rinnova lo shock e le polemiche di chi si aggrappa ai morti per infilzare il governo di centrodestra. L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano durante la manifestazione a Cutro “per fermare la strage” con bandiere rosse della CGIL al seguito dice di vergognarsi di essere un cittadino occidentale e che il governo è disumano: questo, nel momento stesso in cui la Guardia costiera aveva appena tratto in salvo più di 1200 migranti. Anche la Schlein attacca (“Vergogna”, in riferimento all’accusa all’Italia per il ritardo nei soccorsi al barcone ribaltatosi al largo della Libia) e al PD si aggiungono le ONG, ma sono proprio i superstiti delle stragi a scagionare il Governo (“Non potevamo nemmeno telefonare ai soccorsi perché membri dell’equipaggio erano dotati di un sistema elettronico che bloccava le linee telefoniche, gli scafisti invece erano dotati di una ricetrasmittente satellitare ma non chiamavano i soccorsi”, questa la testimonianza agli inquirenti di un superstite del naufragio di Cutro, indispensabile per una estata ricostruzione della tragedia). Infatti, nessuno abbandona nessuno, men che meno lo fa il Governo, ma una sinistra sconfitta in cerca di rivincita e di argomenti per riaverla non si ferma nemmneo di fronte ai morti.

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