“Gli Uccelli” di Aristofane, idillio e distopia

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Adolfo de Carolis / Public domain

Una commedia rivoluzionaria nei contenuti, l’epitome della produzione teatrale attica. Ben raramente si assiste ad una mirabile sintesi stilistica come ne Gli uccelli di Aristofane. Al giorno d’oggi, dinanzi all’infelice scenario che stiamo vivendo, appare d’obbligo considerare questo capolavoro nella sua interezza, rapportando un testo millenario, sempre di straordinaria attualità, al presente. Il suggestivo retroterra storico in cui venne concepita la commedia prefigura il suo fascino; Gli Uccelli, infatti, furono allestiti per la prima volta alle Grandi Dionisie del 414 a.C., in concomitanza alla guerra del Peloponneso. La rappresentazione in un frangente conflittuale, connaturato dalla spedizione ateniese in Sicilia in seguito alle ostilità tra Selinunte e Segesta, non fece conoscere ...

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