In edicola CulturaIdentità: un nuovo Patto per la Cultura

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Dopo la pausa estiva è da ieri in edicola il nuovo numero di CulturaIdentità, il mensile fondato e diretto da Edoardo Sylos Labini che questo mese è dedicato alle nostre città che il 3 e 4 ottobre sceglieranno il loro nuovo primo cittadino. Un numero che si apre con un Patto per la Cultura, un nuovo manifesto da far firmare ai candidati sindaci di tutti i comuni italiani, in particolare Milano, Napoli, Roma e Torino, un programma in 5 punti (Identità, Valorizzazione, Innovazione, Circolarità, Sussidiarietà) rivolto a chi, una volta eletto sindaco, dovrà declinare la cultura col saper fare, ciò per cui CulturaIdentità si è impegnata in questi ultimi tre anni. Ed essendo sotto elezioni, non potevano mancare due interviste ai candidati sindaci di due grandi città: Enrico Michetti per Roma che, oltre a salvare la Capitale dopo aver salvato in questi anni centinaia di comuni di tutti colori politici dal dissesto, vuole recuperare l’asse centro-lido valorizzando le campagne (“Occorre pensare a una serie di grandi eventi culturali in modo da unire il mare all’Urbe: festival, grandi mostre, rassegne di cinema, danza e teatro”), mentre a Milano Luca Bernardo, anziché governare la città da un super attico in centro, vuole cambiarla a partire dai quartieri popolari portando a Palazzo Marino le professionalità migliori (“Sala si è chiuso nel Palazzo e nei quartieri bene della città. Il centro è fondamentale ma io sogno una Milano policentrica”). Elezioni amministrative ma non solo, CulturaIdentità da tempo si spende per una Giustizia giusta con l’impegno di Sylos Labini sui palcoscenici italiani con l’adattamento teatrale de Il Sistema, il libro campione di vendita, di Sallusti e Luca Palamara: non poteva così mancare un’intervista esclusiva all’ex pm ora candidato alle elezioni suppletive alla Camera nel collegio di Roma Primavalle. Palamara, che sta facendo una campagna elettorale alla vecchia maniera, casa per casa e senza usare i social, dice: “La mia candidatura è tematica per dare forza ad una coraggiosa Riforma della Giustizia, chiunque può votarmi”, aggiungendo nell’analisi del voto a Roma che “ Con le sue dichiarazioni Conte affossa la Raggi e avvantaggia Gualtieri”. Insomma una guerra per bande tra 5stelle e PD che si fanno la guerra continuamente per poi trovare la quadra quando c’è da spartirsi le poltrone. Proprio come avviene nel sistema correntizio della malagiustizia. Tanti gli editoriali da non perdere in questo numero, da quello di Sgarbi fino a quello del prof. Zecchi e di Marco Gervasoni.

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