Quando Mazzini si scontrò con Marx: su CulturaIdentità in edicola

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«La tirannide vive nelle radici del comunismo. Nel comunismo l’uomo non è che una macchina da produzione». Questo fu il giudizio con cui Giuseppe Mazzini, uno dei nostri Padri della Patria, liquidò l’ideologia marxista.

Mazzini è uno dei protagonisti della saga degli “Inimitabili”, in teatro con Edoardo Sylos Labini dopo il successo su RaiTre e Rai Storia, e il numero di CulturaIdentità in edicola a partire da venerdì prossimo, 27 settembre, propone ai lettori il testo dello spettacolo, scritto da Angelo Crespi insieme a Sylos Labini.

Un testo emozionante, che racconta la vita del grande patriota, tormentato cantore della Repubblica italiana. Compreso l’episodio del suo incontro con Carlo Marx, negli anni Quaranta del XIX secolo, all’epoca della Prima Internazionale. Un evento al quale parteciparono entrambi i pensatori, ma che Marx riuscì a egemonizzare, facendo cancellare le tesi del genovese e imprimendo a quel consesso una matrice materialista ed economicista, esattamente l’opposto di quanto suggerito da Mazzini: patrie libere, uomini spiritualmente ispirati, la fede in un Dio che indica i doveri dell’uomo e le missioni dei popoli.

Scopri tutto questo e molto di più sul prossimo numero di CulturaIdentità! Prenota subito la tua copia in edicola oppure abbonati come Mecenate, cliccando nel link qui sotto, e ricevila a casa, comodamente, insieme al pdf da leggere sui tuoi schermi digitali.

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