Ancora una volta il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ribadisce che serve una cultura della prevenzione, dopo l’ennesima ondata di maltempo che ha flagellato la Toscana.
Parole che fanno ben sperare. Proprio un nostro intervento dei giorni scorsi rimarcava che l’interoperabilità tra enti e il coordinamento della prevenzione e delle emergenze deve diventare una priorità nelle prossime azioni del governo. Il ministro evidenzia infatti che uno dei problemi sta nella frammentazione dei poteri: troppi enti si occupano delle stesse cose. Bene infatti in questa prima fase l’individuazione ad affidare al Sistema Nazionale di Protezione Civile anche il compito della previsione e della prevenzione del rischio.
Altro aspetto è quella della pianificazione territoriale e urbanistica, ogni modifica del territorio, affinché abbia una risposta alla resilienza, deve essere vagliata e approvata in base ai rischi naturali e antropici da un ente controllore. Da parte nostra, per completare ed avere un sistema efficace ed efficiente, bisogna che le quattro funzioni principali della Protezione Civile, previsione, prevenzione, soccorso e ripristino devono essere interdipendenti tra loro, ecco perché bisogna investire finanziamenti ad hoc ed iniziare a pensare a un meccanismo che superi e vada oltre il Sistema Nazionale di Protezione Civile.