Nasce il Circuito delle Meraviglie. I teatri diventano monumenti

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Il teatro comunale di Faenza Angelo Masini, edificato nel 1788 e oggi inserito nella lista del Circuito delle Meraviglie. Foto Lorenzo Gaudenzi CC 3.0 SA by

La Camera ha dato il via libera al testo che istituisce il Circuito delle Meraviglie. I voti favorevoli sono stati 172, 46 i contrari, 65 gli astenuti. Il provvedimento contiene un elenco di 408 teatri che guadagneranno lo status di “monumento”, ed è stato sostanzialmente riscritto con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone (FdI). Il testo passa ora al Senato.

“Grazie alla proposta di legge sui Teatri, fortemente sostenuta dal governo Meloni e dal Ministero della Cultura, nasce il Circuito delle Meraviglie e sarà composto da teatri nati dal 1500 con almeno 100 anni di vita. – spiega la senatrice di Fratelli d’Italia, Marta Farolfi. – La legge riconosce e stabilisce finalmente i criteri grazie ai quali definire i teatri da dichiarare monumento nazionale”.

«Abbiamo creato un circuito delle meraviglie – ha dichiarato Federico Mollicone – che prevede il riconoscimento immediato ai teatri che si trovano in immobili storici che abbiano almeno compiuto 100 anni. Rispetto alle varie leggi sui singoli teatri abbiamo creato un circuito che rafforza la tutela sull’edificio. Non è un vincolo ma prevede una maggiore attenzione e inoltre – conclude il presidente della commissione – gli altri teatri con le caratteristiche corrispondenti potranno fare richiesta d’ingresso al ministero una volta compiuto il secolo. Sarà un lavoro progressivo».

La sezione di Altamura di CulturaIdentità ha immediatamente preso la palla al balzo per proporre con un comunicato ufficiale a firma del presidente Carlo Moramarco l’allungamento della lista dei teatri pugliesi – che vede, oltre al prestigioso Petruzzelli di Bari, il Piccini sempre nel capoluogo e il Politeama Greco di Lecce e il Teatro Curci di Barletta – anche al Mercadante di Altamura, edificato nel 1895 e recentemente restituito al pubblico con un concerto diretto da Riccardo Muti.

“Questa importante approvazione rappresenta un grande passo in avanti nella difesa e valorizzazione della nostra cultura. È un risultato straordinario, un riconoscimento di cui andiamo fieri ed orgogliosi” ha concluso la Farolfi.

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