Nel giorno palindromo rischio guerra in Ucraina: la UE manda Greta?

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Oggi è un altro palindromo. Con quella successione di 2 e di 0, il due, numero ambiguo, unione e scissione, primo dei numeri primi, quello che può dividere tutti i suoi pari, femminile per i pitagorici, e poi quello zero, che da solo non può nulla ma senza il quale nulla si può, numero sigla, simbolo, tutto e niente, mistero e ambiguità. È quasi una data gender quella di oggi, ce n’è da scatenare i magici, gli esoterici con questo 22-02-2022 che come lo leggi lo leggi, dritto, al contrario, non cambia e sarà l’unico palindromo di quest’anno, scelto, e non poteva essere altrimenti, come giorno dei gemelli, il doppio riunito e separato: giorno fausto o foriero di sciagura?

Va’ a capire: venti di guerra bussano alle porte dell’Ucraina, l’impensabile diventa imminente e si stenta a crederlo, tutti pensavano Putin scherzasse, agisse da bullo, invece faceva sul serio e il mondo si scopre impreparato, senza un piano B. Ancora una volta, l’Unione Europa di fronte a una emergenza globale si scopre inetta e velleitaria, forse nel Donbass ci manderanno Greta. L’America pretende come sempre di fare le guerre con le truppe degli altri, d’accordo, ma questo è anche l’effetto di un presidente improbabile come Biden. Putin tratta a pesci in faccia Macron, ma si rende conto che se continua così fa irritare Draghi, Letta e Di Maio?

Niente è certo, tutto è possibile e la giornata palindroma potremmo ricordarla sia per una scampata guerra che per un conflitto inevitabile. Ma che fa? Caro palindromo, noialtri abbiamo cose più importanti di cui occuparci, soffia il solito fiato mefitico dei consiglieri, dei virologi, dei generali implacabili: quarta dose, e lasciapassare di conseguenza. Non finirà mai, non sarete liberi mai. Anche se la pandemia non c’è più. Anche se il Paese non c’è più. Ecco, una disgrazia palindroma potrebbe essere lo sbarco di questi sacerdoti della deportazione in politica: non c’erano dubbi, il gioco era chiaro, ma adesso è proprio palese, si sono messi sul mercato elettorale e non ne manca uno: Pregliasco coi centristi, Crisanti, già coccolato dalla Lega, orientato a sinistra, Galli non parliamone, la Viola orientata a se stessa, Bassetti, che la Lega la coccolava lui, deluso e amareggiato si sta guardando intorno, Burioni sempre molto sensibile a Renzi, dulcis in fundo il più discutibile – vedi direttore come siamo sfumati, delicati – il più opinabile in assoluto, questo misterioso esoterico Ricciardi che si è subito fiondato con la sinistra pariolina di Calenda. Per questo ci tengono per le palle da due anni: per il loro potere personale, per le loro ambizioni miserande, per questo dicono e disdicono, tutto e il contrario di tutto, passano dalla terza dose che dura 10 anni al booster che vale 10 settimane, sotto col poker di dosi, per questo sparano le loro profezie sgangherate, “a febbraio tremila morti al giorno” (Abrignani), “in inverno migliaia di morti ogni giorno” (Ricciardi ipse), per questo dicevano che il green pass rendeva liberi: rendeva liberi loro, liberi di infierire con uno strumento che di sanitario, di profilattico non aveva niente e anche su questo hanno ammesso la menzogna.

Palindromo, portaci via. Usa se vuoi una delle tue celebri formule palindrome, “in girum imus nocte et consumimur igni” (andiamo in giro di notte e siamo arsi dal fuoco), o la più leggera “i topi non avevano nipoti” (e i virologi?). Insomma fa’ qualcosa, inventati quello che vuoi ma oggi o mai più: portaci via, via dai dpcm razziali, dalla caccia al “novax”, dai cialtroni che fanno la morale, dai piani di resilienza o di rinascita che di resiliente hanno solo questo, che stanno lì e non portano altro che fumo di promesse, dai curiosi masochismi che inventano alla fine una tristezza che non c’è… Ecco, una svolta fortunata potrebbe essere una crisi di governo oggi, tutto che implode, Draghi che prende il pallone e va a casa, Mattarella costernato non può che sciogliere le Camere, con la candeggina, e rimandare a elezioni: come andrà lo scopriremo solo vivendo, ma almeno vivendo, perdio! Un palindromo da incorniciare!

Ma queste, sono parole; la verità è che oggi, ventidue febbraio duemilaventidue, palindromo o non palindromo sarà un altro giorno di pena e di fatica, come gli altri, come sempre negli ultimi due anni, bruciato a scorgere un qualche bagliore fuori dal tunnel. Due, zero, due, zero… E la via crucis delle somministrazioni imposte con militaresco piglio da Figliuolo ricorda la successione dei conigli di Fibonacci: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233… Forse, più che Fibonacci ci vorrebbe Fulcanelli, l’alchimista senza volto. Ma sì, Fulcanelli al governo e risolviamo anche i problemi dell’energia, delle risorse auree, dell’economia. Vedi caro amico, cosa bisogna inventare, per poter riderci sopra, per continuare a sperare: aggrapparsi a un giorno palindromo, sperando sia la mossa giusta.

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