#PILLOLE DI #BRIANZA: l’origine di un nome

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A Nord di Milano e a Sud del Lago di Como: è questa l’area geografica entro cui si estende il territorio brianzolo, che include comuni appartenenti alle province di Lecco, Como, Monza e Brianza e in piccola parte situati entro i limiti della città metropolitana di Milano. Eppure, tracciare con precisione i confini della Brianza risulta un’operazione difficile: come ha scritto in anni recenti Domenico Flavio Ronzoni, storico attento alla realtà locale, “la Brianza è sempre stata un concetto vago, fatto di colline, di aria buona, di osterie, di fresche scampagnate sotto la pergola di una cascina o in riva ad un fiume, Lambro o Adda che fosse (…) perché la Brianza non è una regione geografica, ma storica”. Per comprendere quindi queste terre, non si può prescindere dalla conoscenza del suo paesaggio, della sua cultura e della sua storia.

Tuttavia, le fonti disponibili per lo studio della storia brianzola, specie in età più antica, scarseggiano, dal momento che quest’area geografica non occupò ruoli di primissimo piano: il lavoro dello storico diviene perciò più complicato, condizionato dal numero esiguo di reperti archeologici, epigrafici, numismatici (oltre alle fonti letterarie) e per restituire al passato una voce, bisogna sforzarsi di “far parlare” tutti gli elementi a nostra disposizione. Un grande aiuto in questo senso può venire dalla toponomastica, capace di conservare una grande memoria storica delle vicende del territorio.

Proprio partendo da questo presupposto viene naturale porsi in primo luogo una domanda: da dove ha origine il nome Brianza? Che cosa racconta della sua storia? Le ipotesi sono molteplici. Vi è chi ha supposto che il termine derivi da Brianteo, generale gallico che giunto in Val Padana attorno al IV secolo a.C. al seguito di Belloveso, fondatore leggendario della città di Mediolanum (Milano), si sarebbe poi stanziato in questi territori. Un’altra ipotesi, datata e sicuramente poco plausibile, vuole che l’origine del nome Brianza derivi dalla città qui situata di Barra (nei pressi del monte Barro), citata anche da Plinio il Vecchio, ma mai rinvenuta. In questo senso Brianza, derivato da Barrianza, indicherebbe “ciò che sta davanti alla città di Barra”. Vi è chi ha sostenuto anche una connessione fra il toponimo Brianza e la presenza in questi territori di briganti, e fa sorridere pensare che i “bravi” di manzoniana memoria proprio in territorio brianzolo potessero effettivamente trovare rifugi e nascondigli appropriati. Ancora vi è poi chi ha voluto mettere in relazione il termine Brianza con altri toponimi europei (ad esempio Briançon, in Francia, e Bregenz, in Austria) sostenendo un’originaria unità etnico-culturale delle popolazioni stanziate in questi luoghi, ma l’ipotesi più accreditata è quella che vede il nostro territorio prendere il suo nome dalla radice celtica brig-, “altura, monte, collina”, che ben si sposerebbe alle caratteristiche del nostro territorio, soprattutto nella area più settentrionale: basterà ricordare i colli di Montevecchia. Inoltre, anche da un punto di vista dialettale, ancora oggi il termine “bricch” indica proprio un’altura. Il toponimo Brianza sarebbe quindi una chiara prova di un passato e un’origine celtica prima che romana di questi territori.

Non possiamo avere certezze, ma questo esempio ci porta a riflettere su come i toponimi si carichino di una pluralità di significati da esplorare, non sempre verificabili, ma comunque frutto delle vicende storiche legate al proprio territorio.

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