Una scuola media di Treviso ha deciso di esentare due studenti di terza media mussulmani dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il motivo? Il poema di Dante non sarebbe compatibile con la loro fede. E dunque, arriva la cancel culture a toglierlo dai curriculum scolastici, per “non offendere” gli studenti. Un precedente pericolosissimo e probabilmente solo il primo fuoco di una campagna di cancellazione, che viene preparata già da parecchio tempo.
La Divina Commedia, testo fondamentale della cultura e della lingua italiana e il suo autore sono stati raccontati nel 700° della morte del Sommo Poeta con un numero quasi monografico da cui è tratto questo articolo di Fabio Pagano, che ci spiega come l’attacco al padre della lingua italiana sia cominciato già da diversi anni.
Dante: se la prendono anche con lui i nuovi inquisitori
Per il pensiero unico il Sommo Poeta è razzista, islamofobo e persino omofobo
Cosa rappresenta Dante per l’Italia di oggi, quella che – come tutto il mondo occidentale – sembra essere in preda al “politicamente corretto” veicolato da tv, giornali, commentatori, opinionisti, soubrette e influencer?
La risposta non vale solo per il poeta fiorentino, ma per tutti quegli autori riconosciuti come massima espressione del pensiero italiano ed europeo sino a qualche decennio fa. In termini di comprensione, Dante rappresenta sempre meno. Di fatto, pur ammettendo che venga ancora letto e studiato (magari a distanza), il poeta, che pure veniva imparato a memoria nelle scuole elementari di una volta, quelle che formavano ed educavano, oggi resta muto per i più.
Eppure se ci spostiamo nel cuore della guerra ideologica in atto, quella condotta da presunte avanguardie del pensiero che ai tempi nostri indirizzano menti e azioni, Dante riacquista tutta la sua centralità. Sì, perché le scene a più alto impatto simbolico che si sono viste in questo anno maledetto, flagellato da pandemia e rivolte sociali (senza, incredibilmente, che le seconde siano state conseguenza della gestione della prima), ovvero la distruzione o, nel migliore dei casi, lo sfregio alle statue dei grandi del passato, colpiti dall’anatema della nuova religione antirazzista, ben potevano avere come protagonista anche lui, l’Alighieri. E non ci sarebbe stato nulla di strano.
Infatti, i gruppi che veicolano il pensiero dominante sanno quello che pochi ancora ricordano. Chi più di Dante rappresenta un passato da cui attingere, imparare, di cui essere fieri? Chi più dell’autore della Commedia comunica essenza, modello e traccia per uscire dalla famosa selva oscura?
La lettura della Commedia, che si pone nel solco tracciato dall’Iliade e dall’Eneide quale monumento del pensiero europeo, è veicolo di identità, appartenenza e visione del mondo. Insomma, di un passato che non smette di vivere e insegnare. Per questo, il grande poeta fiorentino risulta naturale bersaglio per chiunque ritenga che la storia sia finita e che bisogna fare i conti definitivi con la civiltà europea e con tutto ciò che essa ha rappresentato in termini di fede, identità, visione del mondo, appartenenza, diversità, conflitto. Contro tutto ciò che si pone, di fatto, in contrapposizione con il mondo degli eguali, delle libertà formali, delle democrazie procedurali, dell’universalismo globalista che più che direzione e senso della vita fornisce merci ed emozioni da produrre e consumare. E che ha nel politicamente corretto il suo riferimento ideologico e nella religione dei diritti umani la sua fede secolarizzata. Per cui non sorprende che, per i nuovi inquisitori, Dante sia un nemico.
Non a caso il poeta fiorentino è stato uno dei primi veri grandi obiettivi del pensiero unico, oggi dominante. Correva l’anno 2012 e ciò che allora sembrò una provocazione senza esito, oggi si rivela un episodio tutt’altro che isolato. All’epoca un “comitato di lavoro”, composto da ricercatori ed esperti, consulente nientedimeno che del Consiglio economico e sociale dell’Onu, tale Gerush 92, all’esito di un esame certosino (per usare un eufemismo) compiuto sulla Commedia, sentenziò che Dante andava espulso dalle scuole, in quanto il testo del suo capolavoro era pieno di passaggi razzisti, omofobi, antisemiti e islamofobi. Insomma, la Divina Commedia era diseducativa e si poneva in contrasto con quegli ideali di eguaglianza e democrazia che sono la vera conquista della modernità … altro che modello di arte e conoscenza!
La critica veniva condotta sul testo, che in effetti contiene tutti i passaggi censurati. All’epoca l’attacco ebbe un certo seguito, fu riportato dai giornali di mezzo mondo, qualche accademico fu chiamato a difendere il poeta e, con un certo imbarazzo, la cosa si spense, come una di quelle polemiche da talk show domenicali. Eppure l’anatema di Gerush 92 è tornato, guarda caso, a essere rilanciato negli anni successivi, a intervalli regolari. Qualche giornale ripropone ciclicamente la notizia, quasi a voler ricordare al mondo che no, non ci si è dimenticati delle cose orribili che Dante ha scritto e a voler saggiare la reazione. Inutile cercare di spiegare che Alighieri, volente o nolente, era un uomo del Medioevo, che conosceva contrapposizioni e conflitti. Inutile invitare a una lettura organica della Commedia, che smusserebbe la forza polemica delle espressioni isolate per attaccare il poeta. Inutile pretendere una comprensione più profonda dell’opera e della sua valenza simbolica. Inutile perfino spiegare che il razzismo era sconosciuto ai tempi di Dante. Non è alla comprensione dell’opera dantesca che gli organizzatori del pensiero tendono, ma alla distruzione sistematica di tutto ciò che non si piega al modello propugnato, volto a uccidere la memoria dei popoli.
Dante non è politicamente corretto, come non lo è nessun autore della sua epoca e di molte delle successive. Su questo i nuovi inquisitori hanno tutte le ragioni e fanno bene, dal loro punto di vista, a chiedere l’espulsione della Commedia dalle scuole. Così come sono coerenti coloro che passano all’azione e distruggono statue e censurano testi dei grandi del passato. Tolgono il velo e fanno emergere il vero conflitto in atto, tra chi si ritiene erede di un passato e chi quel passato vuole distruggerlo. La Divina Commedia parla ai primi, al netto di qualche strambo tentativo di neutralizzarne il senso appiattendolo sul nichilismo attuale. Ai secondi parla il nulla.
Oramai stiamo raggiungendo situazioni paradossali che fanno vergogna a chi le propina. A questo punto credo che si debba censurare e modificare anche la Tavola dei Dieci Comandamenti allorquando al nono comandamento è scritto “Non desiderare la Donna d’altri”…dovrebbe, allora, quantomeno essere integrato con “Non desiderare la Donna e l’Uomo d’altri” . Il Politicamente corretto dovrebbe far cambiare anche la Nostra Costituzione, declinata tutta al maschile ovverosia non solo Il Presidente della Repubblica, ma forse anche la Presidentessa o come piacerebbe alla Boldrini La Presidenta. Non so, facciano come vogliono, ma a me sembra tutta un’ipocrisia stupida che la Sinistra in special modo se ne fa protagonista. Inutili sofismi alla pari di Don Chisciotte contro i Mulini a Vento o se volete, asciugare il mare col crivello. Cordialità
Semplicemente Cattolico, quindi omofobo, antisemita, islamofobo. Tutta la paccottiglia della controchiesa massonica che avendo in odio non solo Cristo e la sua Chiesa ma l’ordine naturale delle cose, vorrebbero equiparare la famiglia alle perversioni sessuali, la Religione del Dio fattosi Uomo a tutte le altre, i farisei del Tempio al popolo dei fedeli.
il e la Cristiano(a) non è omoFOBO(a) perchè non ODIA nessuno
certa gente non si dovrebbe nemmeno prendere in considerazione, magari il tipo prima o poi ci farà tirare giù il colosseo perchè ci si tenevano giochi mortali, poi mahari le chiese e perchè no? tiriamo giù san pietro, la cattedrale di Noto, la basilica di san Marco, il duomo con la sua madonnina e visto che ci siamo anche la Scala di milano e il Petruzzelli, sai li sono andate in scena delle opere razziste. Poi magari facciamo un piedistallo con garitta annessa per lo spaccio alla stazione centrale di milano, così li aiutiamo ad integrarsi meglio, sai due soldi non guastano mai. Poi va a finire che il signor Gerush 92 avrà cause col vicino di casa perchè rompe le balle in qualche modo o inveisce per strada a qualcuno. Tutta gente frustrata che vive di parassitismo ed ego smisurato. Magari rinnega i propri avi perchè non erano politicamente corretti? Mah, w la libertà ma a volte è troppa. I tempi cambiano ma nessuno deve dirmi di stare zitto in un mondo ormai senza regole, senza onore, senza limiti dove chi si droga, si ubriaca, va a rubare, spaccia, fa la tratta degli esseri umani (forse chiude gli occhi per non vedere la tratta degli esseri umani) e delinque viene agevolato in tutti i modi mentre se non paghi una multa ti mettono le ganasce all’auto. Insopportabili, con tutti i problemi da risolvere vengono a misurare le parole. Il Sommo Poeta è un gigante, un genio della letteratura ed è un’emozione leggerlo od ascoltarlo in tutte le sue accezioni. W Dante abbassa G92
Sarei curioso di conoscere cosa ne pensa quel guitto di Benigni…
Quindi se uno spara una minchiata, la colpa è di tutta la sinistra, comunisti, radical chic, terzomondisti e tutta la fuffa che avete in testa. Che destra triste e ignorante. Dovete inventarvi i nemici per avere una ragione di esistere.
No Aramis36, per quello ci siete voi e siete dei professionisti nelle calunnie e acussazioni false. Mentre il comunismo avanza dalla Cina in forma globale, voi puntate il ditto verso dei falsi fascisti per distrarre la attenzione dal vero problema essitente. Siete vergognosi, traditori del vostro popolo.
Dove si è mai sentito che le destre ululino per far censurare anche i cartoni Disney perché sono diseducativi!!!???!!!
hahahaha…la destra che s’inventa i nemici per esistere…hahahahaha….la lingua batte dove il dente duole….gente come te nn dovrebbe nemmeno ESISTERE
Fatti non fummo a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza…
E sono i Savonarola di oggi che vogliono insabbiare virtute e soprattutto conoscenza, cultura, storia, e tutto cio’ che non e’ allineato con la loro distorta visione dell’umanita’. Sono i veri nazisti del pensiero, la nuova Inquisizione. La Sinistra, gratta gratta, e’ rimasta Staliniana.