Trump vs Harris: The Donald e Giorgia Meloni: una sinergia strategica

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Gage Skidmore from Surprise, AZ, United States of America - CC BY-SA 2.0

Fra tre settimane il mondo resterà col fiato sospeso per sapere chi sarà il prossimo presidente degli USA. Uno scontro totale, fra due concezioni del mondo che sembrano sempre più irriducibili. CulturaIdentità pubblica la terza parte del dossier realizzato da Alessandro Nardone, giornalista, esperto di comunicazione e di politica americana, dedicata al possibile asse strategico che potrebbe realizzarsi fra Roma e Washington in caso di vittoria di Donald Trump. [Red]

Un aspetto interessante e rilevante nelle dinamiche politiche internazionali è il rapporto tra Donald Trump e Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia e attuale Presidente del Consiglio italiano. Questa relazione è particolarmente significativa perché segna l’emergere di un’alleanza conservatrice transatlantica che potrebbe avere profonde implicazioni non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa. Dal punto di vista dei valori, Trump e Meloni condividono molti punti in comune. Entrambi sono strenui difensori della sovranità nazionale e si oppongono con forza all’agenda globalista che vede nel fanatismo green e nelle istituzioni sovranazionali il futuro della governance globale.

Questa visione, incarnata in Europa dall’Unione Europea e negli Stati Uniti dall’amministrazione Biden, è vista da entrambi i leader come una minaccia all’autonomia decisionale delle singole nazioni e un attacco alla cultura e ai valori tradizionali. In virtù del suo ruolo istituzionale Giorgia Meloni non ha preso posizione in questa competizione elettorale, ma in passato ha spesso elogiato Trump per il suo approccio alla politica internazionale e per la sua capacità di mettere sempre l’interesse del proprio Paese al centro di ogni decisione. Non è un caso che durante la sua ascesa al potere in Italia, Meloni abbia richiamato i temi centrali della campagna di Trump del 2016, in particolare la lotta contro l’immigrazione incontrollata, il rilancio economico e la difesa dei valori tradizionali.

Il legame tra i due è stato rafforzato anche dal comune rifiuto delle politiche della sinistra in materia di famiglia, come l’ideologia gender e l’utero in affitto, che entrambi considerano, insieme alla cancel culture, minacce alla coesione sociale e alla stabilità delle nazioni occidentali. Per Trump, l’Italia guidata da Meloni rappresenterà un alleato strategico in Europa, un Paese che può aiutare a bilanciare il potere dell’asse franco-tedesco all’interno dell’UE e contrastare l’influenza delle politiche globaliste promosse da Bruxelles. [3 – continua]

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