E’ stato presentato oggi, lunedì 30 giugno, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato l’XI edizione del Festival delle Città Identitarie. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli figure istituzionali e artistiche, tra cui la Senatrice Tilde Minasi, Federico Mollicone, Presidente VII Commissione Camera, Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia, città identitaria, l’attrice Debora Caprioglio, Edoardo Sylos Labini, Direttore del Festival e il messaggio dell’attrice Vanessa Gravina. L’iniziativa ha anticipato il ricco programma culturale che animerà Chioggia (VE) da venerdì 4 a domenica 6 luglio.
“In un tempo in cui tutto tende all’omologazione – ha detto Tilde Minasi – questo Festival, giunto all’XI edizione, rema in direzione contraria, valorizzando tutto ciò che salva l’identità. E auspicabile che questo festival venga ufficializzato dalle istituzioni come il Ministero della Cultura”. E dunque non pour cause è la città di Chioggia a ospitare quest’anno la kermesse: “Chioggia rappresenta l’esempio perfetto di città identitaria – dice la senatrice calabrese – con il suo tessuto urbano, le tradizioni, il lavoro”.
Parole che toccano il sindaco Armelao: “Quest’anno noi daremo il massimo per questo Festival – dice il primo cittadino – Noi spesso diciamo scherzando che è Venezia a essere una grande Chioggia, perché per motivi storici nasce prima la nostra città sulla laguna”. Il Sindaco poi racconta il profondo rapporto fra lui, la città e l’italianità, che si manifesta proprio nell’essere cittadini di un campanile e figli di un’unica nazione contemporaneamente: “Chioggia ha accolto tanti esuli giuliano-dalmati e io ogni anno faccio personalmente cambiare le 49 bandiere tricolori di altrettanti edifici pubblici perché siano sempre nuove e fiammanti”.
Del resto, nota l’onorevole Mollicone, “Chioggia è un caso da manuale di italianità, con le tradizioni, il lavoro (come quello dei pescatori, che – ricorda anche il sindaco – è in forte crisi), la vitalità culturale. Chioggia dunque quest’anno è ambasciatrice di questa iniziativa culturale che è il Festival delle Città Identitarie: la dimostrazione di come si possa rilanciare il paese attraverso la cultura”.
Cultura e identità – insiste il direttore Edoardo Sylos Labini sono il DNA dell’ossatura del nostro paese, costituita dalle piccole, meravigliose città di provincia. Non a caso – gli fa eco Debora Caprioglio – spesso i piccoli gioielli fuori dai percorsi turistici mainstream sono più conosciuti e apprezzati dagli stranieri che dagli italiani, spesso distratti e inconsapevoli di sedere su un vero e proprio scrigno dei tesori.

Dopo il grande successo delle scorse edizioni, dunque, il Festival delle Città Identitarie torna con l’obiettivo di valorizzare luoghi e personaggi iconici che hanno dato identità alle cittadine della provincia italiana. Realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Chioggia, città identitaria, l’evento si articolerà in tre serate di cultura e spettacolo tra il Chiostro del Museo Diocesano e Fondamenta del Canal Vena – lato Palazzo Goldoni. Il direttore Edoardo Sylos Labini porterà sul palco esponenti del mondo culturale, artistico e sportivo legati a questa affascinante cittadina lagunare.

Il programma del Festival
Tra i protagonisti celebrati ci saranno Carlo Goldoni, autore de Le Baruffe Chiozzotte; Eleonora Duse, diva internazionale con radici chioggiotte; Giovanni Dondi dall’Orologio, inventore dell’orologio astronomico; Cristoforo Sabbadino detto il Moretto; e i calciatori Aldo e Dino Ballarin, leggende della Nazionale e del Torino di Superga. A dar voce a queste figure saranno le attrici d’eccellenza Vanessa Gravina e Debora Caprioglio.
Il festival si aprirà venerdì 4 luglio alle 21:30 al Chiostro Diocesano di Chioggia. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Mauro Armelao, Edoardo Sylos Labini guiderà il pubblico alla scoperta della storia e dell’identità cittadina, affiancato dall’attrice Debora Caprioglio, dal maestro Sergio Colicchio e dal cantante Daniele Stefani. Ospiti della serata inaugurale saranno la direttrice del Museo Ballarin, Nicoletta Perini, e il dott. Angelo Frascati. Durante l’evento sarà consegnato il Premio Artisti 2025, a cura della Fondazione Effetto Arte, all’artista mestrina Sara Medea.
Sabato 5 luglio, alle 21:30, sempre nel Chiostro del Museo Diocesano, andrà in scena Io Duse, Tu D’Annunzio, spettacolo ispirato ai carteggi tra il Vate e Eleonora Duse, figlia di artisti chioggiotti. Sul palco, insieme a Edoardo Sylos Labini e Vanessa Gravina, le musiche dal vivo del maestro Sergio Colicchio, con la presentazione del regista Alvaro Gradella.
Il gran finale è previsto domenica 6 luglio alle 19:30 a Fondamenta del Canal Vena, lato Palazzo Goldoni, con un omaggio a Carlo Goldoni. Conduzione di Edoardo Sylos Labini e performance della storica compagnia del Piccolo Teatro Città di Chioggia, che celebra 80 anni di attività tra i ponti e le calli della cittadina.