“Donne di carta”, a Roma e poi al Salone del Libro la storia al femminile

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Si è tenuta ieri a Roma presso Cappella Orsini la presentazione del libro Donne di Carta, scritto da Mariangela Preta e Stefania Mancuso, edito da Libritalia.

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Durante la presentazione, moderata da Francesca Russo, sono intervenuti il Ministro per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il direttore del Centro per il libro e la lettura Angelo Piero Cappello, la direttrice di Naxos Legge Fulvia Toscano, il direttore e fondatore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini, la direttrice editoriale di Libritalia Simona Toma, l’editore Enrico Buonanno e l’attore Gigi Miseferi.

Un libro, Donne di Carta, che rappresenta un vero e proprio appuntamento con la storia: donne di cultura, scrittrici, poetesse, giornaliste, nate tra il diciannovesimo e ventesimo secolo, calabresi (o che di Calabria si sono nutrite) che, nonostante il periodo pregno di pregiudizi e censure, sono riuscite a dettare una linea di emancipazione importante per l’Italia. Il libro è nato allo scopo di sottrarle all’invisibilità e di marcare della loro presenza i territori di appartenenza, per rendere significante il manifestarsi delle loro soggettività all’interno di differenti contesti in tutti gli ambiti dell’espressività e i settori dell’arte, del pensiero, della scienza: una molteplicità di voci, di sguardi, di immaginari diversissimi, che però formano le trame di un tessuto attraverso cui leggere i nostri territori, narrando simbolicamente di queste donne le “storie”, le “imprese”, l’impegno, i percorsi, i risultati raggiunti nei vari campi, in una parola il genio.

Da Adelasia del Vasto, contessa di Sicilia e madre di Ruggero II, che sposò in Calabria il conte normanno Ruggero I e che scrisse il documento cartaceo più antico d’Europa oggi conservato a Palermo nell’archivio di Stato, a Adele Cambria, femminista e giornalista reggina, figura centrale nella cultura italiana sessantottina.

Ma poi anche Nosside, una tra le più grandi poetesse della Magna Grecia, nata a Locri; Lucrezia della Valle tra le prime donne letterate della Cosenza del seicento e tante altre.

Uno spaccato dItalia tutto da scoprire tra le pagine di un libro che ha come unico obiettivo quello di restituire il riconoscimento dovuto a quella parte di cielo senza la quale nulla sarebbe identico a ciò che è.

Prossimo appuntamento sarà il 19 maggio presso il Salone del Libro di Torino.

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