Paola Radaelli è un volto notissimo per i nostri lettori e vicepresidente dell’associazione CulturaIdentità. Da anni è l’animatrice della battaglia per i diritti delle vittime di criminalità violenta attraverso l’UNAVI, Unione Vittime Violenza, nella lotta per una legge che tuteli la legittima difesa. Ora però ha deciso di rimettersi in gioco per il suo paese, Landriano (PV). Borgo nel Pavese, sul fiume Lambro, nemmeno 6.500 abitanti, Landriano ha già visto la Radaelli come consigliera.
Paola, cosa ti ha spinto a tornare alla politica?
Più che alla politica, all’amministrazione del mio piccolo paese. Dopo più di dieci anni da quanto ho lasciato il mandato, il candidato sindaco Roberto Aguzzi mi ha chiesto di entrare nella sua lista civica, Landriano Futura. Abbiamo così deciso di costituire una squadra di persone competenti, che comprendesse tanto giovani, come Cristiana Guzzeloni, Matteo Pozzi, Lavinia Tosoni, quanto uomini e donne di lunga esperienza, come per esempio l’ex comandante della caserma dei Carabinieri Rosario Spatola. Vi sono poi imprenditori, consulenti, esperti di ambiente e sport. Insomma tutto quanto occorre per lavorare, e lavorare bene.
E l’UNAVI?
Il mio impegno nel sociale resta, ed è un valore aggiunto che porto al mio paese. L’UNAVI, Unione Nazionale Vittime lotta contro ogni tipo di violenza e in difesa dei diritti dei più deboli. Noi continueremo a sensibilizzare la popolazione e le autorità con conferenze, incontri, attività di ogni genere. La nostra battaglia per la legge sulla legittima difesa continuerà finché non vedremo approvato questo provvedimento di civiltà.
Inoltre in questo momento sto anche collaborando col Ministero dell’Istruzione per un progetto di educazione alle relazioni nelle scuole, che partirà a settembre, per contrastare la violenza, il bullismo e favorire la conoscenza della disabilità.
Peraltro il prossimo 31 maggio ho organizzato nel plesso scolastico di Landriano un incontro con l’amica Giusy Versace, che come i lettori di CulturaIdentità sanno è stata campionessa paraolimpica. Giusy presenterà agli studenti delle elementari e medie i suoi due libri, “Wonder Giusy” e “Con la Testa e con il Cuore si va Ovunque” insieme al preside e al maresciallo dei Carabinieri, per stimolare una riflessione su sport, inclusione e legalità, dove i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere questa atleta straordinaria e farle domande.
Cosa proponi per Landriano?
Il paese va riprogettato, rivitalizzato. In particolare avremo un occhio di riguardo per l’ambiente, gli spazi verdi. E non parlo di ideologia green, bensì di reale manutenzione dei giardini, che invece ora sono abbandonati.
A livello ambientale puntiamo a creare una comunità energetica con lo scopo di abbattere i costi e di conseguenza le bollette dei cittadini.
Inoltre Landriano ha visto nel passato un’enorme espansione delle aree logistiche. Questo inizialmente è stato un bene, perché ha fornito molte risorse al comune con cui sono state realizzate grandi cose, dal rifacimento dei manti stradali alla messa a norma degli impianti scolastici, dall’acquisto delle ambulanze al Parco Taverna, al centro analisi, alla piscina comunale, l’illuminazione del centro storico… Tuttavia è ora di cambiare passo, riorganizzare ciò che è stato costruito senza espanderlo ulteriormente. Verrà invece realizzato un nuovo parcheggio per i mezzi pesanti, dotato di sistemi di controllo in entrata e uscita, con colonnine elettriche ma anche con uno spazio dotato di servizi per gli autisti, che possano riposarsi e avere un attimo di intimità senza dover stare buttati in una piazzola di sosta.
Una questione di diritti e di dignità dei lavoratori, insomma
Sì, noi pensiamo molto a un’idea di futuro sociale. Per esempio, fra le proposte che abbiamo in mente c’è quella di istituire un polo sanitario, ingrandendo l’attuale centro analisi con ambulatori e diagnostica, in maniera da evitare ai cittadini di dover ricorrere agli ospedali per questioni risolvibili con facilità. Sempre sul fronte della salute c’è la proposta delle “giornate del benessere a 360°”, con esperti che insegneranno a persone di tutte le età l’importanza del movimento. Ci impegniamo anche sul fronte degli animali, con la proposta di realizzazione di un cimitero per gli animali da compagnia e distributori di sacchetti per tenere le strade pulite, nonché una campagna di sensibilizzazione contro gli abbandoni e per le adozioni dei cani. Infine c’è il problema dell’antenna telefonica al centro del paese, che noi vogliamo spostare in una zona dove i suoi campi elettromagnetici non siano pericolosi per la salute della cittadinanza.
E per la cultura e l’identità di Landriano?
Qui si apre il capitolo del grande sogno nel cassetto: l’acquisizione del Castello Taverna. Questo è l’edificio storico più rappresentativo del borgo, un grande palazzo attualmente abbandonato. Noi proponiamo di creare un partenariato pubblico-privato, che si costituisca in una fondazione per acquisire l’edificio per farne il centro pulsante della città: trasferirvi comune e sala consiliare, la biblioteca comunale, il Museo della Civiltà Contadina. Ma anche realizzare spazi per il co-working e di ristorazione. Per far questo pensiamo di coinvolgere le parti sociali e le realtà produttive del nostro territorio.