Adesso fanno la fila per iscriversi a Miss Italia. Sulla scia di Rikkie Valerie Kollé, prima Miss Olanda transgender e per fare uno sfregio alla presa di posizione di Patrizia Mirigliani, patrona di Miss Italia (“Sin da quando è nato, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita”), ha iniziato Federico Barbarossa, uomo nato donna, a iscriversi a Miss Italia e dopo di lui Elia Bonci, che ha seguito a ruota Andrea Sala e Guglielmo Giannotta. Uomini trans si iscrivono a Miss Italia, ecco l’andazzo, lo fanno a centinaia per le selezioni regionali che si stanno svolgendo in tutta Italia. E il mondo Lgbtq+ gongola.
Tecnicamente l’hanno sfangata, hanno usato una sottigliezza e partendo dal presupposto “Ma io mi sento donna” si sono iscritti: per carità, ognuno è libero di manifestare e protestare per quel che gli pare, ma francamente questo alzamiento contro Miss Italia ci sembra soprattutto un alzare la voce e basta. Poi i social amplificano tutto e quindi tutto è più facile.
Però a Miss Italia si giudica la bellezza femminile e quindi gli uomini trans che c’entrano? Ci sembra logico e inequivocabile al di là di ogni sensibilità e schieramento, ma sappiamo bene che dalla parte degli indignati speciali la logica è spesso merce rara. Diciamo piuttosto che un concorso che ha 84 anni di storia e che ha fatto nascere icone leggendarie non solo del cinema non si cancella con queste provocazioni inutili.
Del resto, la stessa Patrizia Mirigliani non ha assolutamente escluso nulla nel prossimo futuro (“Il regolamento di Miss Italia dice che le ragazze devono essere donne fin dalla nascita. È un regolamento vecchissimo e ci siamo sempre adeguati. Per il momento non c’è nessuna idea. In futuro chi lo sa”), quindi non siamo di fronte a nulla che sia paragonabile alla transfobia, all’attitudine retrograda e via ciarlando. Ce lo aveva detto anche Lavinia Abate Miss Italia 2022 ospite del Festival Citta Identitarie recentemente chiusosi a Trino: “non vado contro la libertà di espressione”, ma Miss Italia è “un concorso storico, è giusto che partecipino ragazze nate donne”. E allora, al di là delle polemiche inutili, dopo anni in cui Miss Italia era uscita dai radar Rai, confidiamo che presto possiamo tornare a vedere questo storico concorso sulla rete nazionale.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate (G.K. Chesterton).
Dal 2024 a Miss Italia vincerà il titolo chi ce l’ha più lungo.