Nel Salento la gente si sente meno sola: c’è un Cuore Amico che batte forte

0
Cuore Amico da Mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, presso il Duomo

A squarciare il muro della serenità è arrivato un virus che ha gettato nello sconforto il mondo intero. Distanziamento sociale, chiusura totale delle attività, partite iva in ginocchio, bollette, mutui, prestiti, impegni vari, hanno messo in ginocchio tantissime famiglie, non solo quelle che erano già in difficoltà, che in questo momento stanno soffrendo in modo particolare, ma ha allargato la platea dei bisognosi.

Il popolo italiano però riesce sempre ad essere solidale e unito, compatto, coeso ed ha un gran cuore specialmente nel Salento, dove quel cuore pulsa forte diventando motore organizzativo della Onlus più importante e attiva del territorio, parliamo di Cuore Amico.

L’associazione fondata vent’anni fa dal presidente Paolo Pagliaro in questa occasione ha cambiato mission ed è scesa in campo. Di solito è accanto alle famiglie ed ai bambini disabili, anzi “bambini speciali”, come ama sottolineare sempre il presidente, ed in vent’anni di attività ha raccolto oltre 4 milioni e mezzo di euro interamente elargiti, aiutando 615 bambini, ed ha donato anche 167 auto attrezzate per disabili.

In questo periodo però intercettando il bisogno che si è acuito si è attivata per fare quello che i comuni e le parrocchie non riesco a fare da soli.

“Nessuno deve rimanere da solo” non è uno slogan ma è la linea di pensiero di Cuore Amico, ed è una strada da percorrere mano nella mano per tenere sempre alta l’asticella della dignità di tutti.

E dunque è iniziata l’azione di raccolta e distribuzione dei beni di prima necessità e giorno dopo giorno si è intensificata a Lecce e in tutti i comuni della provincia di Lecce. Sono state coinvolte tantissime persone, associazioni, sindaci, parroci che hanno chiesto una mano, hanno chiesto generi alimentari, che poi hanno distribuito in modo garbato e riservato alle famiglie e alle persone bisognose di un aiuto.

Quindi Cuore Amico continua ad essere guerriero e combatte anche nella bufera generata dal  Covid-19 perché i veri guerrieri sono proprio quegli uomini e quelle donne che sacrificano parte del loro tempo e delle proprie risorse per il bene del prossimo. Ed in questo caso oltre ad occuparsi dei bambini speciali, Cuore Amico, si è gettato anima e corpo nell’arena per dare una mano a chi, in questo particolare momento storico, non riesce a provvedere a sé stesso.

Dalla fine di marzo fino ai primi 15 giorni di maggio sono stati consegnati pacchi di generi alimentari utili ad aiutare più di 10 mila famiglie ed è iniziata, negli ultimi giorni, una sostanziale e abbondante consegna anche direttamente ai vescovi, che possono così oliare il meccanismo delle caritas, che giornalmente sono in campo tra gli indigenti e stanno riscontrando le nuove forme di povertà formate da persone risucchiate nel vortice di una crisi che non ha ricevuto risposte adeguate dalle misure del Governo.

Una macchina in continuo movimento quella della Onlus salentina che in modo trasparente e documentato giornalmente percorre le strade di tutto il Salento portando con sé non solo i generi alimentari ma tanta speranza e positività.

“L’azione continuerà in modo ancora più incisivo a tempo indeterminato; sono tantissime le richieste e le criticità, e noi siamo pronti e attivi per cercare di venire incontro ai salentini. Siamo stanchi per la grande mole di lavoro che stiamo svolgendo giorno dopo giorno ma siamo sereni per quello che stiamo riuscendo a fare, perché per noi, donare, il più delle volte, è l’unica cosa che conta”. Con queste parole dalle segreteria dell’associazione Cuore Amico evidenziano che il viaggio continua e dunque è il caso di dire che nel Salento la gente si sente meno sola.