Pomezia contro il termovalorizzatore di Gualtieri

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Come minimo, se scegli un’ area dove realizzare il termovalorizzatore per scaricarci i rifiuti di Roma, allora devi avviare un’interlocuzione con i Comuni che dovrebbero gestire le ripercussioni di tale scelta. Il termovalorizzatore di Roma, progetto fortemente voluto dal sindaco Roberto Gualtieri, unisce opposizione e maggioranza, nel senso che tutti dicono di no. Intanto il progetto e i passaggi tecnici vanno avanti con un cronoprogramma serrato.

Dice un vecchio adagio che domandare è lecito e rispondere è cortesia, per questo stiamo con i cittadini e il sindaco di Pomezia, che avrebbero magari preferito, anziché venire a conoscenza della decisione del sindaco di Roma in un comunicato stampa, ci fosse stata almeno la cortesia istituzionale di un contatto, di una telefonata, di una mail. E invece nada, non pervenuto, zero tituli.

L’impianto per chiudere il ciclo dei rifiuti nella Capitale, con una capacità di trattamento pari a 600mila tonnellate l’anno, per decisione del sindaco Gualtieri, che da maggio 2022 è anche commissario straordinario per il Giubileo e può esercitare competenze assegnate alla Regione fra cui quella di predisporre e adottare il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale, sorgerà nell’area di Santa Palomba, al confine con Ardea e Pomezia.

Gualtieri vuole che diventi operativo per il settembre del 2026, ma più di cento di cittadini dell’ampia rete di comitati e associazioni hanno manifestato davanti la sede del municipio IX, quello dov’è prevista la realizzazione dell’impianto: l’inceneritore non dev’essere né a Santa Palomba né altrove. E dagli torto. E intanto si attende il pronunciamento del Tar sui ricorsi.

A Pomezia maggioranza e opposizione, dai 5 Stelle alla Lega passando per FdI e il PD, sono tutte contrarie all’impianto: Gualtieri col termovalorizzatore risolverà il problema rifiuti di Roma, ma aprirà subito dopo la questione legata al futuro di un’area a cavallo dei comuni confinanti su cui l’impianto impatta. Insomma, il termovalorizzatore per scaricare i rifiuti di Roma a Santa Palomba non ce lo vogliono, né lì né altrove.

Come afferma il sindaco di Pomezia Veronica Felici, l’impianto sarà pure all’avanguardia (come afferma il Sindaco Gualtieri, “oltre i migliori livelli esistenti, forse il più avanzato al mondo”), ma “quello che Gualtieri però dimentica di sottolineare nel suo comunicato è l’impatto che questo termovalorizzatore avrà su un territorio già sofferente come Santa Palomba. Le ripercussioni che ci saranno sul traffico cittadino e qualsiasi altro tipo di cambiamento che la struttura porterà agli abitanti di Pomezia e dintorni, infatti, vanno valutate con i documenti alla mano, in concerto con il territorio coinvolto”.

Per questo, prosegue il sindaco di Pomezia, ” se necessario, alzeremo le barricate”, perché qualcuno sta decidendo per noi sul nostro futuro, sulla nostra salute, sulla salute dei nostri figli”.

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5 Commenti

  1. Il problema dello smaltimento dei rifiuti è vecchio di decenni e adesso mi sembra inutile e strumentale fare i sorpresi soprattutto se non si hanno proposte serie da sottoporre. Ogni Provincia, Regione e grande Città dovrebbe essere già in grado di assolvere autonomamente il problema senza cercare di spostare il problema più in là di qualche metro.

  2. Concordo perché i rifiuti di Roma devono essere smaltito da altri? Andava bene invece quando tutti scaricavano a Malagrotta ?

  3. Chissa’ perchè dall’Austria in su hanno tutti i termovalorizzatori anche in citta’….e sono etnie piu’ avanzate !

  4. Invece di guardsrsi la punta del naso aprite gli occhi dul mondo: i termovalorizzatori sono il sistema di trattamento dei rifiuti di una società tecnologicamente avanzata più adatto a fare da complemento alla differenziata con riciclo! Se no continuate con le discariche, trogloditi! Fate funzionare l’AMA educando i romani a fare la differenziata correttamente!!!

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