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Ci accingiamo, il prossimo 10 Febbraio, a celebrare il giorno del ricordo per non dimenticare la tragedia degli italiani che persero la vita sul confine orientale italiano per mano dei partigiani comunisti del maresciallo Tito tra il 1943 ed il 1947 e ricordare l’esodo che spinse oltre 300.000 nostri connazionali a lasciare le proprie terre occupate dalle truppe jugoslave per poter continuare a sentirsi “Italiani”.
A Sesto San Giovanni iniziammo questa battaglia culturale già nel 2003, con un convegno pubblico che vide la partecipazione del presidente dell’associazione Esuli Fiumani Guido Brazzoduro, malgrado il clima volutamente disinteressato dell’allora classe politica cittadina che tendeva a minimizzare questa immane tragedia nazionale.
La legge nazionale poi approvata nel 2005 in Parlamento contribuì in maniera determinante a mutare la sensibilità nazionale sull’argomento, nonostante sacche di negazionismo di stampo comunista fatichino a spegnersi ancora oggi.
Nel 2016, dai banchi dell’opposizione, riuscii a sgretolare le ambiguità facendo approvare in consiglio comunale una via per I Martiri delle Foibe nel quartiere Vulcano mentre da assessore alla toponomastica nel 2021 ho accolto la proposta del circolo culturale IL TRICOLORE di dedicare a Norma Cossetto il giardino di via Cavallotti.
Finalmente ogni anno anche a Sesto stiamo celebrando il 10 Febbraio in modo istituzionale grazie alla giunta guidata da Roberto Di Stefano ed anche il prossimo 7 Febbraio terremo la presentazione del libro “Norma Cossetto, rosa d’Italia” presso la Casa delle Associazioni con il graditissimo intervento del presidente nazionale del “comitato 10 Febbraio” Emanuele Merlino, curatore del libro biografico sulla vicenda della giovane Norma, uccisa a 23 anni ed insignita della medaglia d’oro al Valor Civile.
Antonio Lamiranda, Assessore alla toponomastica di Sesto San Giovanni