Siamo l’Italia che non si inginocchia, forza Azzurri

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Non è un caso che come simbolo del nostro festival di culturaidenità, che parte da venerdì 2 luglio a Casale Monferrato, abbiamo scelto lo SVA con il quale il Vate, d’Annunzio e il casalese Natale Palli volarono sulla città di Vienna lanciando volantini tricolore invece che bombe nel 1918. Un gesto geniale che soltanto d’Annunzio poteva compiere. E così, 100 anni dopo, quel volo sia di buon auspicio per la nostra nazionale di calcio che affronta oggi la squadra austriaca negli ottavi di finale degli europei. Corsi e ricorsi storici e più che altro, metafore calcistiche di una Nazionale che rappresenta sempre più quel popolo italiano così carnale che si unisce intorno ad una tavola o ad una partita di pallone. E poi i ragazzi di Mancini, dopo avere deciso di non inginocchiarsi contro l’ipocrita buffonata BLM, sono ancora più simpatici e amati dagli italiani veri. Pochi sanno che quello scudetto tricolore portato con orgoglio sul petto dagli Azzurri fu inventato da Gabriele d’Annunzio, ma non voglio anticiparvi altro perché nel nuovo numero del nostro mensile CulturaIdentità, in uscita in edicola proprio il 2 luglio ci sarà proprio una bella sorpresa che parlerà di questo. Siamo un Paese che ha bisogno di rinascere e se il calcio può servire ad uscire da quella bolla lobotomizzante del covid, allora ben vengano dieci, cento, mille partite di calcio. Forza Azzurri, noi siamo quell’Italia che, malgrado tutto, non si inginocchierà mai.

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